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Editoriale di febbraio

Creato il 02 febbraio 2011 da Carlo_lock
Rieccoci a fare il nostro consueto punto della situazione mensile, un riecheggiare giornalistico dentro questo blog poliedri-poetico, in cui, devo proprio dirlo, nel mese passato ha prevalso molto il lato autobiografico, più personale, ha prevalso l'intimismo. Poche recensioni, quindi, poche riflessioni, più istantanee di vita e di cuore, forse anche per il merito di nuovi lettori che mi hanno stimolato in questa ricerca.
Spesso lo scambio tra blogger è importante, ci si legge, ci si confronta e questo dialogo permette soprattutto una forma di ispirazione o di pensare più ai destinatari che a noi stessi. Allora quindi si comincia ad avere la cognizione di scrivere per altri, si scrivono post per due o tre, ma con la grande magia di rendere anonimo e pubblico al tempo stesso una dedica a una persona o semplicemente un post che può piacere alla suddetta.
Quando si scrive è così, può capitare di coinvolgere un pubblico numeroso pensando solo a una persona che ti legge, magari è un esercizio sterile, ma, in ogni caso, un bellissimo spunto di ispirazione. Vivere da blogger, in ogni caso, è molto difficile: devi informarti, leggere, confrontarti, fare sempre un lavoro quotidiano non retribuito per giunta e lo è soprattutto nel mio caso perché in linea di massima cerco di tenere una porta aperta sul mondo per far sì che Carlo Lock non sia solo autoreferenziale. Certo un po' di poesia e un po' di sfogo va bene, ma ogni tanto, quando capita, ci vogliono le recensioni, qualche dibattito, le interviste. Credo di sentirmi a volte più giornalista che poeta, più filosofo che storico, insomma la ragione (Vernunft) per me è importante.....anche se ogni tanto l'istinto, la rabbia, il verso buttato giù di getto serve anche quello, serve per stabilire chi sono nell'intimità, perché è solo grazie a questo blog che io posso essere veramente me stesso. Ribadisco anche che chi mi vuole scrivere o avere un contatto serio e costruttivo con me lo può avere (salvo segnalazioni pubblicitarie o richieste stupide ottenibili attraverso un banale motore di ricerca su Internet).
L'altra sera pensavo e l'ho scritto anche in Contestazione generale che è difficile comprendere e capire la gente. Però la scrittura è sempre una bella fotografia dell'anima (non solo in termini grafologici, ma di contenuto) ed è bello partire da qui per cominciare a conoscersi.
Quanto alla contestazione....bè, quella dovrebbe essere esserci sempre, soprattutto in un lungo periodo di immobilismo medievale come questo, dove furbacchioni, sporcaccioni e malfattori colti con le mani nella marmellata se ne continuano a stare nelle alte sfere della società e della politica senza avere quel senso etico basilare e di umiltà di lasciare le redini per permettere a questa Italia di cambiare e di volare verso l'alto....


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