Editoriale: il nostro confronto tra Android L e iOS 8
NextGenTeam
Una della più entusiasmanti e affascinanti rivalità della storia moderna è quella tra i due geni americani Nikola Tasla e Thomas Edison. Entrambi sono conosciuti per essere dei pionieri nel campo delle nuove tecnologie e per la moltitudine delle loro invenzioni, alcune delle quali sono in uso ancora oggi. Le opinioni di Tesla ed Edison su determinate questioni sono del tutto opposte, e queste li portarono ad una lunga “guerra” combattuta a colpi di scoperte scientifiche e invenzioni.
Oggi, più di un secolo dopo, abbiamo la rivalità tra Google con Android e Apple con iOS. Entrambi hanno operato una vera rivoluzione. iOS ha avuto il ruolo chiave nel mostrare come dovrebbe essere uno smartphone moderno e come sarebbe dovuto apparire. Android ha portato la sua esperienza su una larga fascia di prezzo e ha conquistato molti cuori per via della sua apertura. Tuttavia le caratteristiche dei due sistemi son talmente diverse che stabilire chi sia il migliora è del tutto impossibile.
Possiamo, però, analizzare le somiglianze e le differenze che vi sono tra i due sistemi operatavi, visti nelle loro ultime release, ovvero iOS 8 e Android L.
Prima di iniziare il nostro confronto, vogliamo precisare che stiamo parlando di due release in fase di beta e che potrebbero essere molto diverse dalle versioni definitive.
Blocco schermo e Home
Il primo primo punto che andremo ad analizzare è il lock screen di Android L che ha subito alcuni cambiamenti degni di nota. Il primo e più importante, riguarda le notifiche, che vengono visualizzate, nel centro del diplay, al contrario di prima, dove si doveva trascinare verso il basso il pannello delle notifiche per poterle leggere. Questa è una caratteristiche richiesta dagli utenti, sebbene risulti ispirata al modo in cui vengono mostrate le notifiche nel lock screen di iOS.
- In Android L un doppio tocco sulla notifica lancia la rispettiva applicazione, mentre lo spostamento verso un lato la chiude.
- In iOS 8 lo spostamento può essere utilizzato per rispondere ad una mail o segnarla come già letta.
Entrambe le soluzione sono abbastanza intuitive e semplici da usare.
Ad alcuni potrebbe piacere che su iOS una notifica provochi l’accensione temporanea del display, per qualche secondo, dando la possibilità all’utente di leggerla istantaneamente. Mentre altri preferirebbero il sistema Android che prevede invece un apposito led di notifica, magari anche di tipo multicolor RGB. Notiamo inoltre che sulla schermata di blocco di Android vi è la scorciatoia per il dialer telefonico, non presente, invece, su iOS. Tale feature risulta essere davvero utile in quanto permette all’utente di accedere al telefono in maniera molto rapita. Per quanto riguarda la scorciatoia della fotocamera risulta essere presente in entrambi i sistemi.
Notiamo inoltre che su Android L non vi sono più i widget nel lockscreen. Questo porta a pareri contrastanti perché , tralasciando alcuni aspetti positivi, i widget nel lockscreen non erano semplici da utilizzare nè da impostare. Inoltre da ciò possiamo vedere come Google voglia semplificare il sistema. Paradossalmente iOS, che non aveva mai gradito l’uso dei widget, renderà possibile l’utilizzo di essi, sviluppati di terze parti, nella schermata di blocco. Salta all’occhio come l’aspetto grafico di Android L sia simile a quello di Android KitKat (i menù, le icone ecc..), lo stesso dicasi per iOS che mantiene il suo stile sobrio e minimalista. Android quindi punta sulla possibilità di personalizzazione e ad una maggiore semplificazione del sistema; iOS continua a puntare, come sempre sulla semplicità e immediatezza d’utilizzo.
Pannello di notifica, quick settings e multitasking
Il pannello di notifica a scomparsa su Android adesso risulta sdoppiato: le notifiche più importanti, come le email ad esempio, appariranno nella parte superiore, mentre le altre, come gli aggiornamenti delle app, nella parte inferiore. Per quanto riguarda iOS, il pannello di notifiche presenta il tab today, con l’agenda del giorno, il meteo e le chiamate recenti, le altre notifiche vengono mostrate nella parte inferiore e vengono organizzate a seconda del tipo di applicazione (però c’è la possibilità di personalizzare l’ordine con cui appariranno).
Notiamo inoltre modifiche al menu dei quick settings in Android, per il cui accesso è stata eliminata la gesture con due dita. Il pannello risulta piu bello esteticamente ma anche piu funzionale: presenta di default lo slider per regolare la luminosità del dispaly e il tab per bloccare l’orientamento del display (orizzontale o verticale). Su iOS si può accedere dal control center alle impostazioni rapide (come wifi, music ecc..).
Nuovo anche il design del multitasking di Android L, che abbandona la noiosa lista verticale, dando il benvenuto alle card in stile Google Now, tuttavia, questa disposizione permette di visualizzare solo di tre gruppi di app alla volta costringendoci a fare più scroll rispetto al passato. Il multitasking di iOS risulta più semplice e funzionale con le app disposte cronologicamente e con l’icona associata ad essi in una riga separata, inoltre il pannello ci da anche una lista con i contatti che utilizzati più frequentemente, il che è davvero molto utile.
Tastiera, Dialer, Contatti
Con Android L anche la tastiera subisce un leggero restyling e sarà disponibile come app stand alone per altri device. Il design presenta i nuovi concetti introdotti da Google con Material Design ma, comunque, nonostante questo non si discosta molto da quella della precedente versione. Veloce, accurata e con supporto alla digitazione swipe, auto correzione, suggeritore automatico ed emoticon rimangono le sue peculiarità. Su iOS abbiamo, invece, un nuovo ed interessante algoritmo di predizione intelligente in grado di capire il contesto della conversazione e in base a ciò suggerisce la parole più attinenti. In ogni caso con questa versione di iOS, sarà possibile installare tastiere di terze parti.
Il dialer in Android L ha un design tutto nuovo, che cambia le cose in meglio. I contatti sono organizzati in un elenco più compatto e la loro collocazione, che ora risulta più vicina al bordo inferiore dello schermo, consente di raggiungerli più facilmente utilizzando solamente un dito. Su iOS 8 invece non ci sono grossi cambiamenti rispetto alla versione precedente, infatti l’applicazione risulta essere minimalista con la classica lista in “bianco e nero”. Nonostante le poche novità introdotte da Apple, l’app telefonica risulta essere migliore rispetto a quella di Google in quanto consente di bloccare chiamate e massaggi da qualsiasi numero.
All’interno della relativa applicazione di iOS 8, i contatti vengono visualizzati in ordine alfabetico in un unico elenco, con l’aggiunta delle foto solo a quelli preferiti. Al contrario su Android, l’elenco è stato reso più compatto, con immagini più piccole e un minor spazio tra i vari contatti.
Ricerca, comandi vocali
Android 4.4.4 ha reso possibile avviare ricerche e comandi attraverso “OK, Google” che si attiva da qualsiasi schermata iniziale. Grazie ad un aggiornamento dell’app Ricerca Google, adesso siamo in grado di utilizzare lo stesso comando vocale per la ricerca da qualunque schermata in cui ci troviamo e persino da quella di blocco. Questo aggiornamento è già disponibile per tutte le versioni di Android, e chiunque non volesse la funzione “OK, Google” può semplicemente disattivarla. Allo stesso modo, in iOS 8, abbiamo il comando vocale “Ehi, Siri” che consente di attivare l’assistente vocale in qualsiasi momento, anche se non è sempre così: esso si attiva esclusivamente quando il dispositivo è collegato ad una fonte di alimentazione; se così non fosse, Siri non risponderebbe tranne nel caso in cui l’applicazione non sia già aperta. Rimane solo una supposizione il fatto che iPhone potrebbe consentire all’applicazione di lavorare in background.
Su Android L la barra di ricerca Google si trova nella parte superiore di qualsiasi schermata e ci permette di cercare in breve tempo contatti in rubrica, app installate e ovviamente di fare ricerche sul web. In iOS 8, invece, la ricerca Spotligth che è accessibile con un colpo in giù nel mezzo di una qualsiasi schermata home, può essere utilizzata per cercare su internet, oppure per la casella di posta dell’utente, contatti, applicazioni installate, risultati di notizie e il negozio iTunes.
Fotocamera, galleria delle immagini
Android L utilizza Google Camera, disponibile su Play Store, la quale risulta molto semplice da usare. Gli appassionati di fotografia non troveranno però l’esposizione manuale, ISO, e i vari controlli di velocità dell’otturatore. Le funzionalità della fotocamera includono: sfocatura, photo sphere, HDR e Panoramica. Su iOS 8, invece, abbiamo qualche funzionalità in più, infatti gli utenti del OS di Apple hanno la possibilità di girare video time-lapse e la libertà di controllare la messa a fuoco e l’esposizione in modo autonomo, ed inoltre, è stato integrato il self timer.
Rispetto a Google Camera, l’applicazione iOS 8, oltre ad essere più curata risulta essere anche più semplice da utilizzare.
Le foto su Android L si possono visualizzare nell’ applicazione Foto e sono divise in due schede: la prima contiene tutte le immagini, mentre la seconda, da come suggerisce il titolo dell’album “Highlitghts”, organizza le immagini in base alla data in cui sono state scattate. L’applicazione Foto è in grado di eseguire automaticamente il backup della libreria fotografica in modo che le foto non vengano mai perse. Per quanto riguarda i suoi strumenti di editing abbiamo il solito Ritaglia e Ruota, filtri immagine, cornici ed effetti. La galleria fotografica in iOS 8 ha molto da offrire: le immagini possono essere facilmente ordinate per data e ora semplificandone la gestione e il backup sul cloud. Non troviamo invece molti strumenti di editing in più rispetto ad Android, ma in ogni caso l’app creata da Apple è semplice e intuitiva.
Aspettative
Android L porta con sé più di un semplice restyling visivo: un nuovo pannello per i quick control e le notifiche, che ora sono organizzate per ordine d’importanza, insieme ad una gestione delle app migliorata. E’ bello vedere che Android ha imparato alcuni trucchi da iOS e ciò, per fare un esempio, si può vedere dal modo in cui sono gestite le notifiche nella schermata di blocco. Allo stesso modo, iOS ha assimilato alcune idee da Android, come le opzioni per avere widgets e tastiere sviluppate da terze parti.
Tutto sommato, entrambe le versioni del sistema operativo dovrebbero essere di enorme beneficio per gli utenti, con tutte le caratteristiche e i miglioramenti che porteranno.
Editoriale: il nostro confronto tra Android L e iOS 8
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