Editoriale: italiane, Europa League che passione!

Finalmente. Dopo anni e anni di figuracce, in questa stagione pare che finalmente le squadre italiane abbiano deciso di prendere sul serio la competizione che più ci si addice, ovvero la tanto bistrattata Europa League. La competizione europea per eccellenza è la Champions League inutile negarlo, ma le nostre società ci hanno messo molto tempo a capire una cosa che ai più appariva ovvia fin dal principio: ok, i soldi veri con l’EL non li vedi, ma è comunque l’unica competizione dove una squadra italiana può fare bene, a differenza della Champions dove anche le nostre ”armate” Juventus e Roma non hanno alcuna possibilità di ben figurare contro le grandi squadre europee.

L’aver sottovalutato pero cosi tanto tempo l’EL è stato per il calcio italiano un vero disastro, soprattutto in termini di coefficiente Uefa, oltre che di prestigio. Venir eliminati da squadre di seconda fascia rumene o polacche può essere umiliante, ma lo è ancor di più rendersi conto di aver perso moltissimi punti Uefa proprio a causa di queste sconfitte, le quali potevano essere evitate se la competizione non fosse stata presa come un peso da molte società. E’ incredibile constatare come si faccia di tutto per centrare un piazzamento in campionato che consenta poi la stagione successiva di disputare una competizione europea e poi la si snobbi clamorosamente. Purtroppo, o per fortuna, queste cose accadono solo in Italia, e così le società straniere per diverso tempo ci hanno eliminato in modo netto e perentorio.

Quest’anno le cose sembrano essere cambiate e sarebbe anche ora, aggiungo io. A causa del classico difetto tutto italiano di vivere nel passato, fino a pochi anni fa sia società che tifosi erano convinti di meritare di meglio di una semplice EL, come se il calcio italiano fosse ancora quello degli anni ’90. Dopo le batoste e le cocenti eliminazioni di questi ultimi anni però, ora sembra che tutti stiano aprendo gli occhi rendendosi conto che le nostre squadre possono sì fare bene in Europa, ma in quella piccola. Arrivare in fondo in EL, cosa che per molti è considerata inutile, è invece un grandissimo traguardo con il quale l’Atletico Madrid ad esempio ha aperto un ciclo straordinario. Siamo tutti d’accordo nell’affermare che l’EL non garantisce neanche un decimo della visibilità e del prestigio che invece garantisce la Champions (i motivi e le soluzioni li tratteremo la prossima settimana ndr), ma in un momento storico come il nostro, per un’italiana andare a trionfare in questa competizione sarebbe una gran bella vittoria. Con Napoli, Inter e Fiorentina già qualificate ai sedicesimi e con il Torino che può raggiungerle all’ultima giornata, in questa stagione le nostre compagini sembrano essersi messe d’impegno nel riscattare gli ultimi anni del calcio italiano in questa competizione, dimostrando che se affrontate nel modo giusto, le partite di EL sono alla nostra portata.  Noi ci auguriamo che la via intrapresa da questi club sia da esempio per tutti gli altri, in modo tale da poter tornare a dire la nostra in campo europeo come accadevi tanti anni fa, anche se per il momento in una competizione secondaria.