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Editoriale: Manchester United, quando i soldi non bastano

Creato il 07 novembre 2014 da Tuttocalcio @cmercato24h

Nel calcio moderno vige l’errata convinzione che vinca sempre chi spende di più, ma questo è un teorema assolutamente sbagliato, o almeno non è completo. Perché è innegabile che per vincere bisogna spendere molti soldi, ma bisogna farlo bene, nel modo giusto e non buttando a casaccio milioni dalla finestra.
Può sembrare una frase degna della fiera dell’ovvio, ma a molti questa regola ancora non è ben chiara.

Prendiamo come esempio il Manchester United, uno dei club più vincenti e blasonati del mondo, ma che la scorsa stagione ha vissuto un’annata a dir poco nera, fallendo la qualificazione ad entrambe le coppe europee e dovendo ripartire da un progetto completamente nuovo dopo il naufragio della breve era Moyes.
Van Gaal è stato scelto come nuovo condottiero per aprire un ciclo che dovrà essere per forza di cose vincente. Al tecnico olandese, arrivato in Inghilterra dopo il bel mondiale disputato con la sua Olanda, era stato concesso un budget stellare: più di 200 milioni per allestire una squadra competitiva che potesse lottare per la conquista della Premier.
Qui però sono iniziate le scelte stravaganti e a volte incomprensibili del buon Van Gaal, il quale ha deciso di spendere una fortuna per il prestito di Falcao, oltre che per due giovani promettenti come Herrera e Shaw, tralasciando però il reparto che più di ogni altro aveva bisogno di un’urgente sistemata, ovvero la zona centrale della difesa.

Dopo un precampionato buono, servito più che altro a cercare di trovare una quadratura del cerchio, tutti si aspettavano dal neo tecnico del Red Devils qualche botto finale in difesa. Invece l’unico ad arrivare è stato il buon Rojo, il quale però da solo può ben poco se accanto si trova costretto a giocare con Smalling o Evans.
Prime giornate di Premier che hanno immediatamente messo in risalto questa grave lacuna della squadra di Manchester, con Van Gaal che è dovuto correre immediatamente ai ripari, inserendo Blind davanti alla difesa a fare da schermo, alla ricerca dell’equilibrio perduto. Arrivati ormai a novembre, è chiaro come le strategie estive dell’esperto manager siano state ampiamente sopravvalutate, cosa che molti avevano già previsto: va bene puntare sui giovani, spendendo molti milioni per loro, ma prima di tutto ciò andavano sistemati i ”buchi”presenti in rosa, cosa che invece non è accaduta né prima né tantomeno dopo. Blind può schermare quanto vuole davanti alla difesa, ma è evidente come ciò non possa bastare e come il solo Rojo si trovi in costante difficoltà al centro della difesa, non potendo contare mai su un compagno di reparto affidabile e dall’alto rendimento. Se a questo aggiungiamo che Falcao è si un grande acquisto, ma il suo impiego con Rooney e Van Persie crea molti grattacapi tattici, abbiamo un quadro generale tutt’altro che positivo.
E’ incredibile che un manager famoso e capace come Van Gaal abbia commesso cosi tanti errori in una sola sessione di mercato, ma questa è una lampante dimostrazione di come non serva a nulla avere tantissimi soldi da spendere se non lo si fa con cognizione di causa.


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