Editoriale. Vi racconto la verità sui forconi e sulle violenze.

Creato il 10 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Abbiamo battuto tutta Torino. I nostri giornalisti, in special modo Giulia Pescara - che ringrazio - sono stati impegnati a seguire passo dopo passo la protesta, da Piazza Derna a Piazza Castello abbiamo conosciuto i manifestanti e abbiamo seguito l’evolversi dei fatti di ieri. Sappiamo di cosa parliamo.

Fascisti, mafia, oscuri poteri? Niente di tutto ciò. Ieri sono scesi in piazza disoccupati, mercatari e sostenitori di una delle prime manifestazioni che si siano organizzate prettamente sulla rete, grazie a strategie virali.

La pianificazione della loro manifestazione era semplice, creare disagio alla viabilità per ottenere visibilità sulla loro protesta. Blocchi momentanei al traffico e volantinaggio per le strade presidiando le Piazze principali della città. Cosa volevano e cosa vogliono? Dimissione in blocco del Governo e del Parlamento e più Europa. Hanno proposto alternative valide o delineato una strada per raggiungere i loro scopi? No. Ma era una manifestazione legittima, che meritava lo stesso rispetto e la stessa dignità di tutte le altre manifestazioni, che sono state portate avanti in questi anni da Sindacati, Studenti e Lavoratori Dipendenti.

Come mai si è voluto dare una impronta fascista? Forse queste organizzazioni, che da sempre si autoleggittimano come unici proprietari delle piazze, si sono ritrovati disarmati di fronte ad una organizzazione che finalmente non faceva riferimento alle loro sigle e hanno cominciato a bombardare mediaticamente sul web. Ha iniziato l’Anpi, con un Comunicato senza Fonte che gridava alla rivoluzione fascista e chiamava il popolo a difendere la Repubblica. A seguire tutte le sigle legate alla sinistra militante.

Come mai non c’era nessuno a sostenere disoccupati e mercatari ieri nelle Piazze? Io, personalmente, non mi trovavo daccordo con nessuna delle istanze portate avanti, soprattutto nei modi e nei luoghi, ma chi da sempre si rifà a quel mondo, aveva il dovere morale di far sentire la sua vicinanza. E invece no, o la manifestazione fa riferimento alle sigle storiche della sinistra, o non ha dignità.

Detto questo, a metà mattinata, il nostro giornale ha rilevato, con fotografie e video, come gruppi di ragazzini vicini ad ultras di Juventus e Toro, abbiano cavalcato la manifestazione in Piazza Castello per poter iniziare la guerriglia contro polizia e carabinieri, che nel frattempo avevano dimostrato distensione (togliendosi i caschi e abbassando gli scudi) nei confronti di una protesta che si era rilevata pacifica.

Oggi, come potete vedere dal nostro reportage fotografico, in Piazza Castello c’erano solo ragazzini che nulla hanno a che fare con i forcaioli. Nessuna giustificazione alla violenza, personalmente nessun appoggio politico ai forcaioli, ma visto che ci piace puntare il dito, almeno puntiamolo nella giusta direzione e informiamoci prima di prendere una posizione.


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