Edizione straordinaria

Da Brigitrader @brigitrader

Passatemi il termine pomposo. In verità di straordinario non vi è nulla ma mi permette di aggiornare velocemente in un unico articolo le novità dopo l’annuncio della Fed odierno.

Bund

Aggiornamento all’ultimo articolo del 17/9/2013 Di tutto, di Bund:

“E, per finire, quanti carati ha il minimo a 136,42?

a. per certo vale un nuovo T+1

b. nuovo T+3 sopra 138,94 e/o con un T+1 positivo

c. nuovo T+4 sopra 138,94 e/o con un T+2 positivo”

Il superamento di 138,94 attiva la fase rialzo di un nuovo T+3, se sarà confermato da un T+1 positivo, e di un nuovo T+4, da confermarsi con un T+2 positivo.

sp500

Aggiornamento all’ultima mappa di lungo periodo, Sp500: Previsioni del tempo al 9/9/2013:

“Alta pressione: a mettere in discussione la portata della perturbazione prevista sul fronte dei bottom insiste sopra quota 1709 un innegabile vincolo negativo su un eventuale quanto lineare  2° e ultimo T+3 del 2° T+4 del T+5 inverso.”

Il superamento di 1709 soddisfa il vincolo ricadente sull’attuale T+3 inverso. Con più calma aggiornemeremo i nuovo obblighi.

Ftsemib

Probabilissime novità in arrivo anche per l’indice italiano all’apertura di domani. Ci siamo lasciati con un approfondimento di lungo periodo, Ftsemib: Mappa ciclica al 18/9/2013, che dovrebbe nella prossima seduta ospitare una nuova informazione ciclica ove fosse superato 17983.

“Possiamo, scavando nelle pieghe cicliche del grafico, dire di più? Sì.

a. con il superamento di 17983 il T+5 inverso assumerebbe polarità negativa ponendo un vincolo negativo sul suo 2° T+4

Sopra 17983 dunque l’Annuale inverso che è alla ricerca del proprio Solco mediano conoscerà un vincolo negativo ricadente sulla sua seconda parte. Niente di più prezioso per controllarne il trend…

nyse

Si capisce?

fed, tapering, no tapering e amenita’ varie

Per il 2013 la Fed attende ora una crescita del prodotto interno lordo tra il 2 e il 2,3%. Per la prima volta introdotte stime per il 2016.

La Federal Reserve ha abbassato di misura le stime sulla crescita dell’anno in corso e per il prossimo a conferma del fatto che i progressi dell’economia non sono ancora sufficienti per ridurre gli stimoli all’economia. La Banca centrale americana ha limato anche le previsioni sulla disoccuapazione, ancora troppo alta e “a livelli insostenibili”, come ha fatto notare il presidente della Fed Ben Bernanke durante la conferenza stampa a commento della due giorni del Fomc, il comitato monetario della Fed.

Le stime diffuse dalla Banca Centrale americana sono arrivate al termine della riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Banca Centrale, durante la quale i tassi di interesse sono rimasti fermi a un range tra lo 0 e lo 0,25%. Per la prima volta la Fed ha incluso le previsioni per il 2016, che parlano di crescita in una forchetta tra il 2,5 e il 3,3%, di un tasso di inflazione “core” tra l’1,9 e il 2% e di un tasso di disoccupazione tra il 5,4 e il 5,9%.

Per quanto riguarda invece l’anno in corso, la Banca Centrale americana attende ora una crescita del prodotto interno lordo tra il 2 e il 2,3%, meno del range tra il 2,3 e il 2,6% stimato a giugno. Il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi all’interno di una forchetta tra il 7,1 e il 7,3%, meno del range tra il 7,2 e il 7,3% previsto in precedenza, mentre l’inflazione si dovrebbe posizionare tra l’1,1 e l’1,2%, contro il range tra lo 0,8 e l’1,2% precedente, mentre per la componente “core”, quella epurata dalle componenti più volatili come i prezzi di energia e generi alimentari, le stime sono ora per una forchetta tra l’1,2 e l’1,3%, invariato rispetto alla stima di giugno.

L’economia americana cresce dunque “a passo moderato” e troverà slancio nel corso del tempo, ma sebbene le condizioni del mercato del lavoro siano “migliorate”, restano a un livello “non soddisfacente” e tasso di disoccupazione “rimane alto e al di sopra dei livelli accettabili”, ha detto Bernanke. Anche se “i rischi di battuta d’arresto sono diminuiti”, la politica fiscale continua essere una fonte di rischio. Per tutti questi motivi, ha spiegato Bernanke, la Fed ha deciso di proseguire con la strategia monetaria in corso, ribadendo che “i tassi di interesse resteranno eccezionalmente bassi per lungo tempo dopo che il piano di stimoli sarà concluso”.

Tornando ai numeri, per il 2014 la Banca Centrale americana prevede un aumento del Pil tra il 2,9 e il 3,1%, contro il range tra il 3 e il 3,5% stimato a giugno, un tasso di disoccupazione tra il 6,4 e il 6,8% (la stima precedente parlava del 6,5-6,8%) e di un’inflazione “core” tra l’1,5 e l’1,7%, contro la forchetta tra l’1,5 e l’1,8% stimata a giugno. Per il 2015, a fronte di una crescita in un range tra il 3 e il 3,5% (contro la forchetta tra il 2,9 e il 3,6% precedente), è previsto un tasso di inflazione “core” tra l’1,7 e il 2% (stima invariata) e un tasso di disoccupazione tra il 5,9 e il 6,2%, contro il range tra il 5,8 e il 6,2% stimato a giugno. Le prime stime della Fed per il 2016

fonte – AMERICA24

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Appunti ciclici è (meglio di) un medicinale. Consultare le avvertenze contenute nel foglietto illustrativo prima dell’uso; mantenere in luogo fresco e asciutto. Da somministrare dopo una abbondante OPV.

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Le indicazioni di analisi tecnica possono essere errate e non rappresentano in alcun modo un invito all’investimento. Chi segue questi consigli lo fa cosciente di tutti i rischi e se ne assume la totale responsabilità.

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