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Edizioni La Zisa: da più di vent’anni editori per passione.

Creato il 02 dicembre 2013 da Edizionilazisa

Edizioni La Zisa: da più di vent’anni editori per passione.La società La Zisa è stata costituita a Palermo nel 1988, nel periodo di maggior vigore culturale che ha avuto inizio a partire dalla fine degli anni Sessanta. L’intento iniziale dei soci fondatori era quello di recuperare e rendere nuovamente fruibili testi di autori siciliani che in passato avevano avuto una eco nazionale e internazionale, e di autori stranieri che avevano affrontato argomenti riguardanti la Sicilia e le sue interne vicende. Vi era, in questo proposito, l’esigenza di riannodare alcuni fili ad un ambito di maggiore respiro europeo e mondiale, che un certo sicilianismo deteriore aveva spezzato, rendendo l'Isola più isolata che mai. La casa editrice pubblicò anche alcuni volumi riguardanti il fenomeno mafioso che cercavano di fornire chiavi di lettura inusuali e scientificamente attendibili, in particolare si ricorda la pubblicazione dell’inedita relazione sulla mafia del territorio corleonese, presentata dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa alla Commissione nazionale antimafia, che diede una certa notorietà anche in ambito nazionale all'azienda editoriale. A metà degli anni Novanta l’attività editoriale riscontrò anche il plauso e l’incoraggiamento degli ambienti accademici palermitani, e non solo, che si tradusse nella pubblicazione di alcuni volumi di affermati studiosi in diversi ambiti disciplinari. Furono pertanto elaborate nuove collane di storia, sociologia, antropologia, architettura, critica letteraria, economia. Tra gli autori vanno segnalati: i premi Nobel per la letteratura François Mauriac, Maurice Maeterlinck, Ghiorgos Seferis e Lev Tolstoj; i magistrati Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; il fondatore del Partito popolare don Luigi Sturzo; l’archeologo Vincenzo Tusa;  lo storico liberale Antonio Jannazzo; i sociologi Mario Grasso e Alessandra Dino;  l’architetto Giuseppe Esposito e tanti altri. Come appare chiaro da alcuni dei nomi sopra menzionati, sebbene La Zisa abbia privilegiato la saggistica, non di rado ha rivolto il suo interesse alla narrativa mantenendo un livello sempre medio-alto della produzione lanciando talvolta anche nuovi talenti, alcuni dei quali hanno poi proseguito la propria attività culturale con prestigiosi e affermati editori in tutta Italia. Agli inizi del 2000 il patrimonio della Zisa veniva ceduto ad un nuovo gruppo disponibile a raccoglierne l’eredità e a perpetuare e incrementare i programmi e gli intendimenti del marchio.In questi ultimi anni, La Zisa ha continuato l’impegno culturale già intrapreso dai fondatori, riscuotendo un buon successo con alcune pubblicazioni come il saggio dei giornalisti Fabio Bonasera e Davide Romano Inganno padano. La vera storia della Lega Nord (Prefazione di Furio Colombo); l’opera dello scrittore Vittorio Gorresio Risorgimento scomunicato(Prefato da Gianni Vattimo); o il pamphlet del giornalista del Sole24Ore, Nino Amadore, La zona grigia. Professionisti al servizio della mafia; inoltre, vanno menzionati: la relazione della Commissione parlamentare Antimafia sulla ‘Ndrangheta o, ancora, le recenti pubblicazioni di Pompeo Colajanni Le cospirazioni parallele e di Girolamo Li Causi  Terra di frontiera con la prefazione dell’ex ministro della Repubblica Oliviero Di Liberto. Per la casa editrice hanno inoltre scritto, fra gli altri: Margherita Hack, don Vitaliano della Sala, Luciano Violante, Rita Borsellino, Gianni Vattimo, Alda Merini, rav Giuseppe Laras, Marcelle Padovanì, Diego Novelli,  Nicola Tranfaglia… La Casa Editrice La Zisa si è quindi affermata come tra le più significative realtà editoriali di qualità del nostro Paese, anche attraverso una nuova rete di distribuzione con depositi in tutte le regioni del territorio nazionale e all’estero.
La casa editrice aderisce e collabora con lassociazione “Addiopizzo” per la divulgazione del binomio sviluppo e legalità quale unico mezzo per contrastare la mentalità mafiosa che da troppo tempo soffoca l’economia siciliana e non solo.

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