"Pensa agli innumerevoli ragazzi che vanno a scuola in tutti i paesi; immagina questo vastissimo formicolio di cui fai parte: se questo movimento cessasse, l'umanità ricadrebbe nella barbarie; questo movimento è il progresso, la speranza, la gloria del mondo".Così Edmondo De Amicis esortò lo Scolaro, e per lui egli scrisse un libro, interessante, commovente e, nello stesso tempo, d'alto valore educatico: "Cuore".
Per saper scrivere un libro gradito ai ragazzi, bisogna conoscerli e amarli: Edmondo De Amicis fu senza dubbio uno degli scrittori che più li amò e capì, forse perchè fu un padre attento e amoroso, forse perchè ebbe il dolore di vedersi rapire dalla morte uno dei suoi figli.
Nacque ad Oneglia, nel 1846 e morì a Bordighera nel 1908. Abbracciata in un primo tempo la carriera militare, preferì ritirarsi a vita privata per poter con più libertà svolgere la professione di scrittore. Fu autore fecondo e amatissimo dal pubblico: delle numerose opere ricordiamo "Bozzetti della vita militare" (una raccolta di articoli scritti quando ancora vestiva l'uniforme), "Novelle" e le sue vivaci impressioni sulla Spagna, Olanda, il Marocco, Parigi, Londra, Costantinopoli.
Dopo un intenso periodo di viaggi, fissò la sua residenza a Torino e condusse una vita modesta e ritirata tutta pervasa di affetti familiari. Egli sapeva molto meglio degli altri guardare gli uomini, aveva gli occhi e il cuore per capire le loro pene, penetrava con un acuto esame psicologico nei loro caratteri. "La carrozza di tutti", edito nel 1899, che è il diario di un anno di osservazioni su di un tranvai di Torino, ci rivela chiaramente queste sue innegabili doti. Ma la sua prosa si rivelò più che mai viva e completa negli scritti educativi; qui, egli profuse le doti di bontà e di ottimismo così profondamente radicate nel suo animo.
Il "Romanzo di un maestro" e Ricordi d'infanzia", rispecchiano la sua gentilezza di spirito, anche se a volte il suo stile è un pò monotono. Fu forse il suo affetto di padre che lo indusse a rivolgere l'attenzione al mondo dei fanciulli, e, da padre ansioso di vedere crescere i suoi figli sani nell'animo e nel corpo, volle scrivere un libro che nello stesso tempo li divertisse e li educasse. Questo libro che riscosse un immediato consenso da parte del pubblico, si chiama "Cuore", e il titolo è ben degno dei sentimenti di affetto e di nobiltà d'animo a cui l'opera si ispira.
.....Cuore