Roma 22 novembre 2013
Quando mi lascerai tu, a me più caro
oggi d’ogni parola che io scriva,
né più sarai il guardiano del mio cuore
di cui sarà ridata a me la chiave -
e non sarai – come mi sembri ora -
il sole, da cui muove ogni splendore
in un cerchiato nimbo, né un infranto
raggio di luna che si tuffa in mare,
di questo istante mi ricorderò
e piangerò, come mi vedi ora,
la tua pena d’amore, come un fiore
timoroso di morte ma assonnato
che osserva un poco languido e sgomento
il vento in cui disperderà i suoi petali.
Da Edna St.Vincent Millay, L’amore non è cieco, a cura di Silvio Raffo,
Crocetti Editore, Milano 2001
A domani
Lié Larousse