ISSN 2281-6569 SFI, Sezione di Sulmona Giuseppe Capograssi [online]
Dina Bertoni Jovine (1898-1970) fa parte di quel gruppo di intellettuali comunisti che all’indomani della Liberazione ‘scopre’, studia e problematizza l’opera di Karl Marx e di Antonio Gramsci. Se i Quaderni del carcere, com’è noto, vengono pubblicati per la prima volta tra il 1948 e il 1951, anche buona parte dell’opera di Marx era rimasta sconosciuta agli studiosi italiani, sia per il perdurare del fascismo sia perché per lungo tempo inedita. Dopo vent’anni di dittatura e di cultura di regime, dunque, Bertoni Jovine è tra quelli che contribuiscono alla risistemazione del marxismo teorico italiano («soprattutto di Labriola e di Gramsci» ), alla sua applicazione nell’ambito della produzione culturale (principalmente nel settore delle scienze storiche ) e al «recupero di una tematica specificamente pedagogica dalle opere di Marx».
Aspetti generali della pedagogia socialista di Dina Bertone Jovine (PDF)