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Edoardo Puglielli. Sindacato e politica nelle ferrovie d’Abruzzo (1894-1924)

Creato il 30 novembre 2015 da Silcap

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«Il sindacalismo dei ferrovieri presenta, tra le sue particolarità, un modello di diffusione che entra in conflitto con alcune delle impostazioni ‘tradizionali’ sulle origini del movimento sindacale. Date le caratteristiche della rete ferroviaria, i cui nodi non solo erano legati allo sviluppo industriale ma anche alle caratteristiche geografiche e topografiche dei territori, la formazione di ‘masse critiche’ dal punto di vista sindacale non necessariamente avveniva nelle zone più industriali e/o urbane, e nemmeno nelle campagne con forte presenza di braccianti; e poteva essere, come nel caso di Sulmona, persino legata a criteri di ordine pubblico. In questo modo, c’era la possibilità — come avvenne effettivamente in Abruzzo — che un modello sindacale assai peculiare, come quello dei ferrovieri, fosse proprio il motore della nascita dell’associazionismo operaio, lasciando in secondo piano, perlomeno nei primi momenti, il ruolo delle categorie alle quali in genere viene attribuito il protagonismo fondamentale (tipografi, edili, metallurgici, tessili, braccianti). L’interesse e le particolarità del caso abruzzese vengono bene alla luce nel volume di Edoardo Puglielli, elaborato sulla base della storiografia esistente, di un ampio utilizzo della stampa e della ricca documentazione d’archivio proveniente dalle autorità di pubblica sicurezza» [dall’introduzione]

Sindacato e politica nelle ferrovie d’Abruzzo (1894-1924)


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