Magazine Diario personale
Prima di parlare di giustizia e legalità bisogna parlare di libertà. Il primo compito che ci affida la vita è liberare chi libero non è. Chi è senza lavoro, o perde il lavoro, non è una persona libera. Il cristiano, nel rispetto di tutti, deve battersi per difendere la libertà e la dignità di ciascuno. Perché la speranza o è di tutti o non è speranza.(...)In un mondo di ingiustizie sempre più intollerabili, lasperanza rischia di diventare un bene alla portata di pochi. Vogliamo dire no aquesta “falsa” speranza, esclusiva, fondata sulla disperazione degli esclusi.(...)Non bisogna confondere la legalità conla giustizia – ha proseguito don Ciotti – pensando che siano sinonimi. Legalitàè la saldatura tra la giustizia e la responsabilità individuale. Oggi l’Italiavive in un coma etico, ma sarebbe sbagliato puntare tutto sulle regole. Il fineultimo resta quello della giustizia, realizzazione effettiva dell’uguaglianza.Le leggi sono solo un mezzo per realizzarla.(...)
Nessun cambiamento sarà mai possibile se nonpartiamo da noi stessi. Il passo successivo è quello di educare allaresponsabilità. In una società, quella di oggi, che comunica molto ma si relazionapoco, l’unità di misura dev’ essere quella dell’ascolto e della reciprocità.Ognuno deve sentire il compito di educare, per combattere i peccati disuperficialità, i tanti saperi di seconda mano che oggi imperversano.
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Prima di essere economica la crisi è di moralità e di diritti.
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Alla cattiva politica non si risponde con la fuga dalla responsabilità ma con un' ulteriore presa di responsabilità.
Don Luigi Ciotti - 7 novembre 2011 - primo appuntamento "Educare alla legalità" - 7°settimana sociale diocesana
Don Ciotti ricorda:
“Alla fine della vita nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati CREDENTI, ma quanto siamo stati CREDIBILI”.
Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia nel 1990
“Speranza è avere il coraggio di vedere come le cose possono andare”
Sant'Agostino
Altro:Per questi temi: Don Luigi Ciotti - “La speranza non è in vendita” (edizioni Giunti)
“Don Luigi Ciotti è maestro e testimone. Per questo lo si ascolta con attenzione. Perché, come disse Paolo VI, l’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni”.
Douglas Regattieri - vescovo di Cesena-Sarsina