Educare per Innovare

Da Franceframes
 "Il mondo del futuro - con i suoi motori di ricerca, robot e altre potenzialità informatiche - ci chiederà di avere capacità che finora sono state solo opzionali: per rispondere a queste richieste occorre che cominciamo a coltivare sin da ora queste capacità"
Il 26 aprile 2012, presso l'OECD Conference Centre, Paris, si è tenuta una conferenza sul tema
"Educating for Innovatives Societies" che ha visto la presenza di Howard Gardnerprofessore di Scienza dell’educazione e Psicologia alla Harvard University, professore di Neurologia alla School of Medicine dell'Università di Boston e condirettore dell'Harvard Project Zero, un gruppo di ricerca sulla natura dell'attività simbolica umana e sui meccanismi dell’apprendimento.Noto soprattutto per la Teoria delle Intelligenze Multiple, si è occupato dello sviluppo delle capacità artistiche nei bambini e dell'ideazione di strumenti per migliorare l'apprendimento e la creatività. Potrete leggere qui una sua intervista, in cui risponde in modo articolato ad alcune questioni importanti:1. La scuola e le 5 modalità di pensare (minds) per il futuro. (disciplinata, sintetica,creativa, rispettosa etica). H. Gardner sottolinea il fatto che la scuola è tradizionalmente attrezzata per le abilità cognitive disciplinate, mentre il pensiero sintetico, creativo ed etico sono meno considerati, mentre ora sono più necessarie che mai. 2. Cambiamenti da introdurre nelle pratiche didattiche. Gardner riflette sulla priorità data, in questi anni, ai punteggi relativi ai test di apprendimento (cui l'Ocse ha contribuito) che devono avere una collocazione di diverso ordine nel paesaggio educativo. Paesaggio educativa in cui deve stagliarsi in modo più preciso il tipo di persona che vogliamo cotivare e il tipo di società che vogliamo contribuire a formare.3.Tecnologia e nuovi bisogni educativi. Gardner evidenzia il fatto che Internet costituisce una fonte smisurata di informazioni cui tutti possono attingere con facilità; compito della scuola (e non solo) deve essere l'educazione al pensiero critico, alla formulazione delle giuste domande rispetto alla attendibilità della fonte, del contenuto, dei dati che assumiamo come informazioni."Ironia della sorte, viviamo in un tempo nella storia del mondo dove è più possibile che mai per determinare ciò che è vero e cosa no. Ma si deve essere disposti a prendere il tempo per interrogare le fonti di ogni genere e di cambiare idea se i dati e gli argomenti puntano in un'altra direzione. In futuro, si presterà sempre maggiore attenzione alle fonti di informazione che sono note per essere disinteressate pronte a prendere in considerazione punti di vista alternativi, ad ammettere errori e a pubblicare le correzioni. Purtroppo, questi non sono i  primi descrittori che vengono in mente quando si considera la media dei blog!"
Trovo che, proprio come sanno fare solo i grandi, Gardner riesca a fare una sintesi rappresentativa delle necessità dell'educazione e della formazione nel 21esimo secolo che appartiene alle persone che sanno pensare in un certo modo: rigoroso e creativo allo stesso tempo, ma anche e soprattutto rivolto agli altri, rispettoso e collaborativo, critico e flessibile...


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