Educazione: le parole che ci sono mancate

Da Jessi

Ci sono le parole che ci hanno fatto bene e che saranno ripetute milioni e milioni di volte. Quelle che hanno fatto male e che emergono dalla memoria per esservi di nuovo ricacciate.

E poi ci sono le parole mancate. Quelle che avremmo voluto sentirci dire e che nessuno ci ha detto. Per colpa? A volte, forse. A volte per cultura, perchè i tempi cambiano, le cose cambiano. Anche le nostre parole, ne sono sicura, saranno riviste dai nostri figli- per quanto cerchiamo di fare e impegnarci.

Una volta ho pensato che i genitori sono come una prospettiva, un punto di vista. Per quanto ampia, chi viene dopo ha in sorte di vedere di più, salire più in alto, aggiungere alla nostra visuale un altro pezzetto, vedere un po’ più in là. Per i genitori spesso questo è un momento di crisi, ma per molti è anche un’occasione di vedere quello che non si è mai visto prima.

Le parole mancate sono forse in quel pezzetto di visuale in più.

Io credo di averne trovata una che più di tante mi è mancata, perchè forse nelle conseguenze è meno sostituibile di altre.

Indipendenza.

Alle ragazze dalle mie parti non si diceva.

Si diceva studia. Ma non studia perchè di questo potrai vivere. Di questo dovrai vivere. Di questo potresti voler vivere.

Alle ragazze di oggi leggo che, al contrario, si dice spesso l’opposto, o l’opposto loro si scelgono: indipendenza, sopra tutto. Oppure, a volte, è il mondo intorno che impone questa come necessaria, ineluttabile.

Ma forse la vera scelta dovrebbe essere, e potrebbe essere, non dover scegliere. Non dover scegliere tra lavoro e famiglia. Tra carriera e figli.

Perchè la vera scelta, sempre, è quella che si può fare tra tante opzioni, anche tra quelle intermedie, miste e composte, sfumate, e non solo tra due opzioni opposte, mutualmente esclusive.

Mi chiedo se non sarebbe possibile non dover scegliere, o meglio, poter davvero scegliere.

Nell’educazione di mia figlia, dunque, aggiungo indipendenza e lascio affetti, casa, famiglia, figli.

Una sfida, lo so, una sfida per me, per lei e anche per la nostra società.

E voi, quali parole vorreste aggiungere a quelle usate per la vostra educazione?