La comunità siberiana in Russia vive secondo le proprio regole e la propria giustizia.
Titolo: Educazione siberiana
Cast: John Malkovich, Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius
Regia: Gabriele Salvatores
Protagonisti: Criminali, Amici
Materia: Criminalità Organizzata
Energia: Senso di Giustizia, Violenza
Spazio: Russia
Tempo: Anni 90
Un gruppo di criminali siberiani deportati a Transnistria vive nella zona di fiume basso, ha una sua organizzazione secondo regole precise e odio verso qualsiasi divisa che rappresenta il governo, il tutto tramandato verbalmente dagli anziani.
I giovani Kolima e Gagarin crescono come grandi amici secondo queste regole, giovani teppisti appartenenti alla comunità siberiana, fino a che Gagarin viene arrestato.
Gagarin torna 7 anni dopo, il muro è crollato e cosi l’Unione Sovietica, il mondo è cambiato ora cè la Russia.
Anche Gagarin è cambiato è avido e egoista e questo allontana i due grandi amici.
Gagarin tocca il fondo facendo del male a Xenja, un amica comune minorata mentale, secondo la cultura siberiana considerata sacra e la comunità stessa protegge i “voluti da Dio”, a Kolima il compito e il dovere di fare giustizia!
Salvatores si cimenta in un particolare film sulla cultura di una comunità, una specie di Mafia siberiana, legata a tradizioni e credenze della loro terra ma formatasi lontana da essa, centrando l’attenzione sull’amicizia di due giovani membri e il perdersi di uno dei due.
Lontano dal nostro mondo e dalla nostra realtà, anche se molto simile alla Mafia Italiana in america, il film non riesce mai a coinvolgerci completamente mancando di un tocco che faccia fare un salto di qualità alla trama.
Ottima la regia del Gabriele nazionale.
Voto Finale: Insufficiente
Frase del film: La fame viene e scompare, ma la dignità una volta persa non torna mai più.