Magazine Cultura

Edward Rutherfurd: Raccontare l’Irlanda

Creato il 20 settembre 2011 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Edward Rutherfurd: Raccontare l’IrlandaI principi d’Irlanda, di Edward Rutherfurd, è una vera bibbia per chi ama l’Irlanda ed il mondo celtico in genere. In un tomo che supera abbondantemente le 700 pagine l’autore ci accompagna lungo un arco di tempo di quasi 1000 anni, dalla fine dell’Impero romano d’Occidente fino al regno di Enrico VIII, seguendo l’intricato progredire di un gruppo di famiglie dall’epoca dei clan celtici a quelli della Pale, enclave inglese nell’isola verde. Davanti a noi sfilano così le favolose divinità pagane, i bardi, i druidi, le terre remote e selvagge dell’estremo Nord. Fatti reali e leggende finiscono per intrecciarsi senza soluzione di continuità: dai sacrifici umani dell’epoca dei druidi, truci e rituali, si passa alla missione evangelizzatrice di San Patrizio con la cristianizzazione dell’isola, per arrivare poi all’invasione vichinga e alla battaglia di Clontarf, con l’inganno di Enrico II che scatenò i principi irlandesi e i re inglesi, per finire poi con la disastrosa invasione inglese culminata nella collera di Enrico VIII. Il rigore storico e la suggestione delle antiche leggende che Rutherfurd ha fuso in quest’opera, frutto di uno studio profondo e rigoroso, che è conciso con i dieci anni trascorsi dall’autore in Irlanda, accompagnati da uno stile asciutto ed accattivante, hanno fatto di questo progetto un grande successo editoriale in tutto il mondo.

Edward Rutherfurd: Raccontare l’Irlanda

Confesso che, almeno inizialmente il saltare da una storia, con i suoi attori, tutti profondamente caratterizzati, ad un’altra, mi ha lasciato un po’ perplesso e sconcertato, anche perché, come naturale, leggendo ci si affeziona alle atmosfere ed ai personaggi, ed ho faticato a trovare ritmo nella lettura, ma pian piano, complice anche la conoscenza dei molti luoghi citati e dei colori e delle sensazioni che l’isola verde mi ha lasciato dentro, ne sono venuto a capo, riuscendo nella parte finale ad entrare più perfettamente nello spirito del narrato. Per quanto detto, consiglio il libro in primis ai grandi appassionati di storia e d’Irlanda in particolare, un po’ meno al lettore da ombrellone che corre il rischio di perdersi tra date, cambi di scene e di personaggi, finendo per allontanarsi dall’epopea di uomini, idee, tradizioni ed orgoglio che hanno fatto di quest’isola unica un mondo davvero… a parte!!!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :