L’ultima tappa del viaggio in Turchia è stata la visita a di Efeso, una delle città più potenti del mondo antico dopo Roma e Alessandria d’Egitto, capitale della provincia romana d’Asia.
Nonostante la giornata caldissima la visita è stata estremamente approfondita ed emozionante, dell’emozione che mi prende sempre quando mi trovo a camminare tra pietre antiche che raccontano la storia che ho letto tante volte sui libri.
Camminando sul selciato liscio, tra gli edifici così riconoscibili, mi succede sempre di sognare ad occhi aperti e di immaginare la città intatta, popolata di gente, animata di voci, di colori, di odori, di vita quotidiana, con le sue grandezze e le sue miserie.
Forse per questo motivo ho amato e amo tanto il modo antico e la storia, il mio amore nasce dalla consapevolezza che le donne e gli uomini del passato non sono solo entità cristallizzate nei libri di storia, ma persone con sentimenti, amori, odi, speranze, paure, dolori e gioie come me, come tutti noi.
E quelle persone camminavano su quelle stesse pietre e passeggiavano davanti alla biblioteca di Celso stupiti ed ammirati proprio come me.