Effetti collaterali trattamento cancro alla prostata

Creato il 09 gennaio 2013 da Laprostata @espriweb

Dopo essere stati sottoposti ad un trattamento per il cancro alla prostata, alcuni pazienti lamentano un accorciamento dell’organo genitale maschile. Questa condizione solitamente interessa gli uomini trattati con la prostatectomia radicale o con la radioterapia associata a farmaci che inibiscono la produzione di ormoni. Per meglio comprendere questo fenomeno, è stata condotta una ricerca su 948 uomini trattati per il cancro alla prostata. 25 di loro (il 2,63%) hanno riscontrato una riduzione della dimensione dell’organo sessuale, i quali erano stati trattati chirurgicamente o con radioterapia combinata ad una terapia di deprivazione androgenica (ADT). La radioterapia comprendeva sia radiazioni somministrate dall’esterno con una macchina a raggi x, sia la brachiterapia, ovvero l’impianto di semi radioattivi all’interno della prostata. L’accorciamento dell’organo sessuale può creare notevoli problemi al paziente, soprattutto nei rapporti affettivi. Anche se i medici conoscono bene i vari effetti collaterali dei numerosi trattamenti, evitano di informare i loro pazienti di questa possibile condizione, rendendo così più traumatica la scoperta. E’ preferibile, invece, mettere al corrente i malati di tutti gli eventuali effetti collaterali in modo che essi possano scegliere, senza brutte sorprese, la terapia con cui trattare il proprio cancro. L’accorciamento dell’organo sessuale maschile può sensibilmente pregiudicare la qualità di vita dei pazienti, i quali devono sempre essere informati su tutti i possibili pro e contro di ogni trattamento. Anche se il discorso sulla probabilità e sull’entità della presentazione del problema dopo un trattamento non è stato ancora approfondito, le numerose testimonianze sottolineano l’importanza e la necessità di affrontare quanto prima questo problema.


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