di Ciuenlai
Se nell’aprile del 1924 invece di applicare la legge Acerbo, Mussolini avesse adottato l’Italicum si sarebbe risparmiato un sacco di “noie”. Il Parlamento sarebbe infatti stato composto da due soli partiti la coalizione Fascista formata da Lista Nazionale (Lista Nazionale fascisti, destra, liberal-nazionali, nazional-popolari) e Lista Nazionale bis (fascisti estremisti e fiancheggiatori fidati) che si sarebbe aggiudicata il premio di maggioranza e dai Popolari che con il 9,01% avrebbero superato lo sbarramento dell’8%. Sarebbero rimasti fuori oltre a De Nicola, Giolitti e Salandra anche Gramsci, Mario Berlinguer, Buozzi, Romita, , Matteotti e Turati. Un bel pezzo del Pantheon della sinistra italiana. Nel 2018 (o quando si voterà) invece l’Italicum metterebbe dentro Boccia, Boschi, Bonafè, Taddei, Del Rio, Giachetti, Moretti e De Micheli. Una specie di terribile mutazione genetica, con qualche conseguenza : Edizione straordinaria “Sede Pd; crolla il Pantheon!” Edizione straordinaria….”