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Efficienza e rinnovabili per contrastare il climate change

Creato il 01 dicembre 2015 da Pdigirolamo

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Se vogliamo mantenere l’aumento della temperatura mondiale sotto i due gradi centigradi, non possiamo fare a meno di incrementare efficienza energetica e fonti rinnovabili. È quanto afferma il rapporto REthinking Energy – Renewable Energy and Climate, redatto dall’International Renewable Energy Agency (IRENA) per la COP 21 di Parigi.

Lo studio spiega come, raggiungendo entro il 2030 la quota del 36% di rinnovabili nel mix energetico mondiale, potremmo già considerarci “a metà dell’opera”, che sarebbe poi completata dall’efficienza energetica.

“Il settore energetico è responsabile per più di due terzi delle emissioni globali di gas serra, e quindi deve essere al centro dell’azione per il clima”, ha spiegato Adnan Z. Amin, direttore generale di IRENA“La transizione rapida verso un futuro alimentato da rinnovabili, accompagnata da un aumento dell’efficienza energetica, è il modo più efficace per limitare l’aumento della temperatura globale. Questo cambiamento è già in corso, ma deve essere accelerato se vogliamo riuscire a raggiungere l’obiettivo”.

Stando a quanto afferma la ricerca, l’incremento delle FER consentirebbe anche di creare più posti di lavoro per unità di energia prodotta rispetto a carbone e gas naturale. In altre parole, raggiungendo l’obiettivo del 36% di rinnovabili nel mix, i livelli di occupazione potrebbero superare i 24 milioni di posti di lavoro entro il 2030.

“Il forte interesse commerciale per le energie rinnovabili ha reso la transizione energetica inevitabile”, ha aggiunto Amin. “E ora la questione non è più se il mondo debba o meno passare all’energia pulita verso un futuro di energia rinnovabile, ma piuttosto se lo farà abbastanza in fretta. Ai prossimi colloqui sul clima a Parigi, spetterà ai paesi impegnarsi per obiettivi forti, e, dare un segnale politico forte per catalizzare ulteriori investimenti nelle fonti rinnovabili”.



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