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Egitto /Chiusura immediata al Cairo di una Ong impegnata nella difesa dei diritti civili

Creato il 18 febbraio 2016 da Marianna06

Dittatura

Il Centro El Nadeem, che opera al Cairo (Egitto) dal 1993, è stato chiuso dalle autorità con l'accusa di mancanza di rispetto delle norme igieniche contemplate dalla legge vigente.

La direttrice, Aida Seuf Al Dawla, arrestata con altri coordinatori della Ong, parla invece,e molto chiaramente, di motivazioni politiche quanto alla chiusura immediata e ai conseguenti arresti che ci sono stati.

E precisa che l'atto, a suo avviso, è di quanto più repressivo si possa immaginare nella storia dell'Egitto moderno.

E nel dirlo fa riferimento anche ad altri  numerosi casi di persecuzioni, violenze, arresti,tutti avvenuti in questi ultimi giorni.

Inclusa l'uccisione brutale, dopo inaudite torture, del ricercatore italiano Giulio Regeni, su cui si continua a indagare da parte delle due procure,e quella egiziana e quella italiana, ma quasi certamente con risultati che in finale saranno molto differenti.

Dà sostegno alle dichiarazioni della direttrice di El Nadeem anche Amnesty International, che conosce molto bene il clima di dittatura militare che si è instaurato da quando  il presidente El Sisi, ex-generale, ha preso a guidare l'Egitto.

La chiusura di El Nadeem significa inoltre che tutti coloro che sono stati vittime di violenze e soprusi immeritati, quasi sempre per motivi politici o religiosi ma non solo, non potranno più usufruire di un determinante sostegno psicologico e materiale ( cure mediche, un pasto garantito) per  cercare di recuperare quanto prima, com'è giusto che sia, la propria condizione umana.

                                  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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