Nella serata di ieri, la tensione era alle stelle, tanto che negli scontri sono morte cinque persone. Dopo l’annuncio, però, sono stati fatti esplodere pittoreschi fuochi d’artificio e le piazze del Cairo si sono gremite di persone in festa.
Il presidente della Corte Costituzionale, Adli Mansour, è stato nominato presidente ad interim ed avrà l’incarico di studiare nuove «Dichiarazioni costituzionali», mentre viene sospesa la vecchia Costituzione egiziana. Intanto, i militari studiano una road map per rendere possibili le nuove elezioni.
Washington ha manifestato preoccupazione per il colpo di stato egiziano ed è stato rivolto, sia ai Fratelli Musulmani, che agli oppositori, l’invito al dialogo pacifico. Patrick Leahy, Presidente della Commissione del Senato che si occupa di gestire gli aiuti internazionali offerti dagli USA ha ricordato: «La legge parla chiaro. Gli Stati Uniti devono tagliare gli aiuti, quando un governo democraticamente eletto viene deposto da un golpe militare o da un decreto».