Hosni Mubarak, ex rais egiziano, è stato condannato a tre anni per appropriazione indebita di fondi pubblici assieme ai suoi due figli Gamal e Alaa. Lo ha annunciato la tv di Stato Nile TV.
I due figli, che assieme al padre hanno confutato le accuse dichiarandosi innocenti, sono stati condannati a quattro anni di carcere ciascuno. Durante l’inchiesta, il Tribunale del Cairo ha accertato che padre e figli avrebbero utilizzato i fondi destinati alla costruzione di opere pubbliche per abbellire le loro ville e palazzi privati.
Il nome di Mubarak è notoriamente legato ai moti di protesta del 2011 in Egitto e alla cosiddetta “Primavera Araba”, durante la quale si pose fine al trentennale regime del rais. Mubarak si avvalse dello stato di emergenza dovuto alla morte di Al-Sadat nel 1981 per conferire alla polizia incarichi speciali e poteri illimitati. Sebbene avesse promosso riforme economiche, il tasso di povertà e disoccupazione aveva assunto proporzioni allarmanti durante il suo mandato, specie tra i giovani.
Furono proprio i giovani a fomentare quelle proteste che, se inizialmente furono pacifiche, sfociarono poi in veri e propri scontri armati con la polizia governativa, fino a portare alla caduta della famiglia Mubarak.