Il premier egiziano aveva disposto i domiciliari per l’ex rais, per allentare la tensione del popolo. Mubarak dovrà presentarsi in tribunale tra qualche giorno, per rispondere della morte di almeno 900 manifestanti, i quali protestavano in piazza Tahrir. L’ottantacinquenne, durante la reclusione, ha presentato problemi di salute. La versione ufficiosa è che sia stato colpito da infarto.
La sua liberazione ha scatenato polemiche e circa un centinaio di persone hanno protestato nei pressi dell’ambasciata USA al Cairo, specificando di non far parte dei Fratelli Musulmani. Nel frattempo, continuano gli arresti al Cairo e si stima la carcerazione di 75 esponenti della Fratellanza Musulmana.
Mentre il mondo apprende le notizie di oggi relative alla situazione egiziana, cresce la tensione per domani. E’ stata infatti indetta dai sostenitori di Morsi la “Il Venerdì della rabbia”. E’ prevista una grande manifestazione nella città del Cairo e si preannunciano proteste per la scarcerazione di Mubarak. Le moschee principali della capitale, ovvero quelle di piazza Nahda e di piazza Rabaa, rimarranno chiuse.