Veduta della barca durante il processo di scavo (Foto: L. Jiràskovà -
Czech Institute of Egyptology, Chlarles University)
La ripulitura dell'area a sud di questa grande mastaba ha rivelato, lo scorso anno, la presenza di una barca in legno di 18 metri di lunghezza. L'orientamento dell'imbarcazione e la ceramica che vi è stata rinvenuta indicano una chiara connessione tra questa e la vicina mastaba, entrambi risalenti ad un periodo compreso tra la III e la IV Dinastia (2550 a.C. circa).
Veduta degli scavi di Abusir (Foto: L. Jiràskovà - Czech Institute
of Egyptology, Charles University)
L'abitudine di seppellire delle barche accanto alle mastabe ebbe inizio nel periodo dinastico ed è ben documentato sia per quel che riguarda le strutture sepolcrali reali, sia per quel che riguarda le ultime dimore dei membri della famiglia reale. I ricercatori sperano, ora, di trovare , nella nuova campagna di scavi, ulteriori importanti reperti. Al momento è ancora viva la discussione se le imbarcazioni siano funzionali alla vita post mortem del defunto o abbiano la stessa funzione simbolica delle barche solari.
Sfortunatamente la maggior parte dei pozzi scavati attorno alle mastabe, in Egitto, sono stati trovati già svuotati del legname che componeva un'imbarcazione, mentre altri contenevano solo poco più che polvere di legno. L'unica eccezione, finora, sono state le due barche trovate vicino la piramide di Cheope. Tuttavia, fino alla scoperta di Abusir non si conoscevano analoghe imbarcazioni risalenti all'Antico Regno.