SPERO DI CUORE che il buon esempio venga dalla rivoluzione tunisina o da quella in corso in Egitto, ma non ci contro conto troppo. Perché, dopo una fase di esitazione dovuta al carattere “laico” della rivoluzione, gli islamisti hanno aderito. Su TV7, la télé tunisina che dopo anni di veline degne di RAI 1 adesso segue la rivoluzione come quella rumena nel 1989, risuonano gli « Allah Akbar », sdegno che i membri del partito islamico Enahhda hanno alzato la testa, rendendosi conto che senza il tiranno Ben Ali’ anche loro hanno il diritto di esprimersi. Come se non bastasse, adesso la stessa TV7 invita 6 volte al giorno alla preghiera mostrando pregevoli immagini della splendida moschea Zitouna di Tunisi (il cui cortile manda tranquillamente Brunelleschi a spasso, c'è perfino un portone che sembra la Loggia de' Pazzi) e di quella di Kairouan. In Egitto (dove a ogni buon conto il tiranno Mubarak ha soppresso ieri l’Internet e la telefonia mobile perché i rivoluzionari non possano comunicare fra loro come in Tunisia), I Fratelli Musulmani, la potente setta fondamentalista controllata dall’Iran, hanno deciso a loro volta di partecipare alla rivoluzione, tanto che qualcuno di loro è già stato arrestato.
PERCHE' QUESTO IMPROVVISO entusiasmo per rivoluzioni che si vogliono laiche e democratiche? Semplicissimo, perché queste rivoluzioni, con la promessa di elezioni finalmente libere, possono spalancare all’islam la porta del potere. L’esempo classico è quello dell’Algeria: nel 1991 il partito islamico FIS (Front Islamique de Salut) vinceva le prime elezioni democratiche della storia algerina. Per non lasciare il potere ai barboni che avrebbero mandato la democrazia a spasso (non dimentichiamo che per l’islam un governo non islamico è una bestemmia, né più né meno) l’esercito faceva un colpo di Stato con l’approvazione di tutti i paesi occidentali, instaurando una dittatura militare e dando inizio a una sanguinosa guerra civile che non è ancora finita.
SE DOBBIAMO FONDARCI sui precedenti, questo sembra lo scenario più probabile per Egitto e Tunisia, entrambi paesi ad altissima percentuale di musulmani: dittatura islamica o dittatura militare per impedire una dittatura islamica. E questo riporterebbe le cose al punto di partenza. Come dire: per instaurare un governo democratico, bisogna prima eliminare o almeno ridimensionare l’islam con un’educazione laica generale e obbligatoria.
Dragor
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