Venerdì di sangue al Cairo, perlomeno sei morti e decine di feriti dopo gli scontri tra le forze dell’ordine e i sostenitori del Fratelli Musulmani. E’ stata la più violenta protesta degli ultimi mesi nella capitale.
Gli scontri sono cominciati quanto un centinaio di sostenitori dei Fratelli Musulmani hanno organizzato una marcia nel quartiere di Talibuya di Giza, dopo la preghiera del mattino che poneva fine al Ramadan e dava inizio alla principale festa musulmana Eid al-Fitr. All’inizio schermaglie tra i manifestanti e la gente del quartiere e poi con la polizia. Un funzionario della polizia ha dichiarato che la manifestazione non era stata autorizzata.
La protesta è subito generata e sono stati esplosi vari colpi di arma da fuoco. Fonti locali hanno confermato che gli scontri stanno tuttavia continuano e si sono estesi anche in altre parti della città.
La polizia ha arrestato diverse persone per possesso illegale di armi. Questa mattina altri scontri sono avvenuti nella città di Alessandria fra i sostenitori di Morsi e le forze dell'ordine. Almeno 20 persone sono state arrestate. Scontri si registrano anche nella vicina città di Nahia, roccaforte della Fratellanza musulmana.
Dopo l’attentato che era costato la vita al procuratore nazionale Hisham Barakat, il governo presidente Abdel Fattah Al Sissi aveva annunciato leggi più restrittive per la sicurezza nazione.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)