Lo giuro, non lo faccio apposta..
La scorsa settimana volevo scrivere qualcosa sui progetti SIR (Scientific Independence of young Researchers) 2014 per annunciare finalmente l’arrivo dei risultati della prima delle tre fasi di valutazione. Come spero si sia capito dal mio precedente post, le cose non sono andate come speravo e ancora oggi non possiamo festeggiare questo annuncio.
Questa settimana volevo scrivere invece riguardo alla nuova Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) che sarebbe dovuta partire oggi, 28 Febbraio 2015…. e invece – puntualmente – il Miur ha fatto sapere che le date sono slittate ( ad Aprile, dice qualcuno?) a causa della lunga e complessa revisione dei regolamenti attuativi. Quei regolamenti che effettivamente tanti dubbi avevano prodotto gli scorsi anni (come avevamo scritto qui e qui).
Premesso che il dubbio di portare sfiga su questi argomenti inizia a ronzarmi nella testa, mi limiterò a fare un semplice compendio – sicuramente incompleto – delle informazioni che abbiamo sinora sulla nuova ASN.
Riassumo qui di seguito quanto riportato anche da IlSole24Ore in questo articolo:
- La presentazione della domanda per essere abilitati e poter accedere così alle chiamate dei singoli atenei avverrà senza scadenze prefissate. L’abilitazione a sportello – con domande che potranno essere presentate in ogni momento – durerà fino al 2017.
- Ogni candidato – novità rispetto al Dpr 222/2011 – verrà informato entro poche settimane se supera o meno le condizioni minime per partecipare al concorso.
- Il candidato potrà quindi decidere se ritirare o meno la candidatura.
- La nuova abilitazione nazionale avrà validità per 6 anni e non più 4, come per le due tornate precedenti.
- Chi non ha superato l’esame dovrà aspettare solo un anno per poter ripresentare una domanda, non più due.
- Anche i “bocciati” delle tornate già fatte negli anni passati avranno la possibilità di ripresentarsi con le nuove regole.
Dunque parecchie novità che dovrebbero essere attuate da due decreti in arrivo quindi, non più oggi, ma tra qualche giorno…
Novità che sembrano andare chiaramente nella direzione di semplificare – per fortuna !! – una procedura che era diventata incredibilmente complicata e barocca. Come oramai da decenni, scuola e università restano ancora in balia della politica e sono privati di una qualsiasi visione di lungo periodo. Le regole cambiano con una cadenza triennale e gli effetti si accumulano, anno dopo anno… L’unica cosa che mantiene una visione di lungo periodo è l’accumulo di situazioni e casistiche diverse. Ognuna che chiede il giusto rispetto dei suoi diritti…
Sperem bene!
PS: Una notizia per i più precari della ricerca scientifica – gli assegnisti – : nel decreto milleproroghe appena approvato in via definitiva dal Senato, è stata prolungata di due anni (da 4 a 6) la durata massima complessiva per i contratti di “assegni di ricerca”.