Magazine Scienze

Einstein ed educazione: qualche frammento utile per riflessioni

Creato il 30 agosto 2010 da Alessandro @AleTrasforini
EINSTEIN ED EDUCAZIONE: QUALCHE FRAMMENTO UTILE PER RIFLESSIONI Definire semplici citazioni certe perle che provengono da grandissimi del passato è cosa incredibilmente riduttiva. Ci sono stati uomini che, con quella straordinaria intelligenza complessiva che avevano in testa, hanno saputo sfoderare risultati e pensieri straordinari in moltissimi campi. Ci sono stati individui che sono invece riusciti a capovolgere i paradigmi di un sistema che ha retto per centinai di anni, parendo assolutamente stabile. E' il caso di Albert Einstein, teorico e promotore di teorie incredibili, straordinarie. Pensare che certe formule e certe dimostrazioni siano venute da un cervello umano, in tutto e per tutto simile al nostro, è qualcosa di pazzesco, di formidabile. Questo grandissimo uomo era anche molto, forse troppo timido. Poco convinto nei suoi mezzi, da certe frasi scambiate con amici lasciava intravedere fortissime insicurezze. Ne è esempio la frase seguente, proveniente da una discussione fatta con il proprio biografo, Carl Seelig. E' datata al 25 ottobre del 1953: "Nel passato non mi sfiorava mai il pensiero che ogni mia battuta sarebbe stata raccolta e registrata; altrimenti mi sarei ritirato ancora di più nel mio guscio." Al 2010 viene da dirsi fortunati perchè lui non lo abbia fatto. Albert Einstein ci ha lasciato, in tutto e per tutto, un patrimonio inestimabile e di ancora sottovalutata importanza. Molto probabilmente, infatti, gli effetti più dirompenti delle sue scoperte devono ancora essere scoperti. Con la teoria della relatività vennero demoliti, tutti in un istante, tutti i "dogmi" della fisica classica che aveva fino ad allora dominato l'analisi del mondo. Al di là delle scoperte, Einstein fu una personalità incredibile. A tale proposito, riporto di seguito qualche suo pensiero relativo a sue visioni di educazione ed insegnamento. Si ritrovano perle che, purtroppo, oggi non vengono affatto ritenute valide: "Non è così importante che una persona impari i fatti. Per questo, basta che studi sui libri, non ha bisogno di andare all'università. Il valore di un educazione superiore nelle discipline umanistiche non sta nell'insegnare molti fatti, ma nell'allenare la mente a pensare ciò che non si può imparare sui manuali." (1921, relativamente ad una critica mossa da Edison all'educazione universitaria) "Non considerate mai lo studio come un dovere, ma come un'occasione invidiabile di imparare a conoscere l'effetto liberatorio della bellezza spirituale, non solo per il vostro proprio godimento, ma per il bene della comunità alla quale appartiene la vostra opera futura." (dicembre 1933) "A me, la cosa peggiore in una scuola sembra l'uso di metodi basati sulla paura, sulla forza e sulla falsa autorità. Un tale trattamento distrugge i sentimenti sani, la sincerità e la fiducia in sè stesso dell'allievo. Produce dei soggetti sottomessi." (15 ottobre 1936, da un discorso tenuto ad Albany) "La scuola deve far si che un giovane ne esca con una personalità armoniosa e non ridotto ad uno specialista." (15 ottobre 1936) Averne di insegnanti così, oggi.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines