El Greco, ritratto di cavaliere con la mano sul petto
Entusiasmò Delacroix, Baudelaire, Rilke, Cezanne, Jackson Pollock, Andy Warhol. Ma disgraziatamente per lui, El Greco non piacque all'uomo che avrebbe potuto renderlo una star da vivo: Filippo II, padrone di Spagna e mezzo mondo. No a quei santi muscolosi e lunghi come cestisti, quelle intrusioni di modernità nei temi sacri, insomma tutta quell'audacia proprio non andavano giù.Adesso, a 400 anni dalla morte, la Spagna si prepara di nuovo a celebrare Domenikos Theotokopulos, alias El Greco (1541-1614). Lo farà con mostre: a Toledo e Madrid, le più imponenti.L'artista che carpì l'anima castigliana, di spagnolo non aveva un'oncia. Era nato a Creta (Candia, sotto il dominio della Serenissima) e si era formato in Italia. Della sua vita si sa poco e quel poco è parecchio apocrifo. Proveniva da una famiglia di mercanti cristiano-ortodossi. Parlava greco e veneziano. Il latino lo imparò più tardi, da solo, e perciò così così. Da giovanissimo è bravo a dipingere Madonne neo-bizantine. Statiche. Disincarnate. Però presto si stufa. A forza di guardare verso occidente finisce che sbarca a Venezia . Per imparare. Ha ventisei anni. Assorbe molto da Jacopo Bassano, ancora più da Tintoretto. Non è sicuro che si stato a bottega da Tiziano, ma quello stage figura come credenziale nella lettera con cui l'insigne umanista Giulio Clovio lo raccomanda al cardinale Alessandro Farnese. L'apprendistato romano del Greco finì a schifio per via di uno scandalo mai chiarito. Certo la sua indole cupa e tendente all'incazzoso non aiutava! Men che meno le sue spacconate. Sprezzante diceva che Michelangelo non sapeva Dipingere, ma il Buonarroti lo influenzò, specie nell'avvitata rappresentazione dei corpiCome tutti gli emigranti, El Greco approdò in Spagna perchè lì c'era lavoro. Sfumato il sogno cortigiano, si ritrovò a Toledo. Fortilizio pretesco, ex capitale, decaduta, ma ancora arcidiocesi importante e danarosa.E a Toledo lavorerà a manetta sino alla fine, circondato da un'aura di fosca eccentricità, in perenne colluttazione contrattuale con il clero cittadino che pure lo ammirava.Morì un sette Aprile. Non fece testamento. Và a sapere perchè. Eppure dall'amante Jeronima de las Cuevas ebbe un figlio, Jorge Manuel. Ma forse a 73 anni, El Pintor era ancora troppo incazzato per preoccuparsi della discendenza.Possono interessarti anche questi articoli :
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