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E.L. James 50 sfumature @Milano.

Creato il 27 giugno 2012 da Tazzina @tazzinadi

E.L. James 50 sfumature @Milano.

Il Duomo di Milano.


E.L. James 50 sfumature @Milano.

@Milano.


E.L. James 50 sfumature @Milano.

Alla fine trovo il modo di fotografare libri con tazzine in ogni dove.


E.L. James 50 sfumature @Milano.

Arrivata alla Libreria Mondadori Duomo, come prima cosa, ho disintegrato con le mie mani un tavolino, nel bel mezzo di una elegante e raffinata conferenza stampa. Per il resto del tempo sono rimasta interdetta per via della mia stessa goffaggine. 


E.L. James 50 sfumature @Milano.

Lei è la donna-di-cui-tutti-parlano. E.L. James. Ha scritto Cinquanta sfumature di grigio. Seguono altri colori.


E.L. James 50 sfumature @Milano.

Libreria.


E.L. James 50 sfumature @Milano.

La sala dove ho rotto un tavolino.


E.L. James 50 sfumature @Milano.

Firmacopie. C'era una notevole coda all'ingresso.


E.L. James 50 sfumature @Milano.

Personaggini. Per un attimo ho pensato a Michael Jackson redivivo (sapete che dicono che non è morto veramente?). In realtà era una signora giapponese.


E.L. James 50 sfumature @Milano.

E.L. James.


Fino a poche settimane fa non sapevo nulla. 
Poi ho scoperto che esiste una donna di nome E.L. James, che ha scritto un libro diventato un bestseller interazionale. Pensavo fosse una cosa normale, e invece è un "cult" per lettori e lettrici di tutto il mondo e di tutte le età. Ma a differenza, non so, di Harry Potter, in breve tempo ho appreso anche che in questo libro si parlava a vario titolo di pratiche sessuali estreme, tipo sadomasochismo e altre amenità. 
Detto questo, un'altra cosa che ho appreso, è che altrettanto rapidamente lettori e commentatori vari tendono ad attribuire a questo libro chissà quali significati. Che inizialmente mi sfuggivano. E che mi si sono chiariti alla conferenza stampa di ieri. Quando ho ricevuto questo gradito invito, mossa da curiosità, non ho potuto fare a meno di precipitarmi dunque a vedere e ad ascoltare. Mi è parsa un'ottima avventura; infatti ero vestita anche un po' come Indiana Jones (sui toni del marrone), ripensandoci, che è il mio punto di riferimento nella vita.
Avrei voluto preparami delle domande ma, non avendo letto il libro in questione, non me la sono sentita. 
Comunque dicevamo le attribuzioni di cui sopra sono emerse in effetti ieri: questioni dotte sul post-femminismo, sulla condizione femminile, sulle mutazioni della abitudini sessuali della popolazione mondiale.
Un elemento un po' trascurato, ma sul quale l'autrice ha puntato tutto il tempo, è invece quello della semplice immaginazione, della scrittura anche come intrattenimento, fantasia, passatempo, divertissement. 
A me ad esempio capita molto di rado di leggere libri "per solo divertimento", perché cerco sempre un significato, un insegnamento, qualcosa. Ma non escludo affatto che per altri un libro possa contenere ben altre valenze.
Mi ha colpita molto la persona di E.L. James. In effetti la prima cosa che viene in mente è: ma quella paciosa signora ha scritto robe sul sadomaso? 
Quindi ciò che viene in mente a uno step successivo è: quanto siamo disabituati alla imprevedibilità, alle stranezze, alle infinite possibilità, al fatto che certe cose possono anche non avere un senso? La famosa mania di incasellare tutto. Di storcere il sopracciglio, di "inquadrare", di voler per forza sapere cosa c'è sotto o dietro le cose (la notizia è che tante volte non c'è un bel niente). 
E poi: quanto siamo ancorati al moralismo e alla smania di autobiografismo a tutti i costi? Quanto siamo disabituati, in una parola, al gioco. Al rilassamento. E alla letteratura? Che sia buona o cattiva non so giudicare, non avendo, appunto, ancora letto il romanzo in questione. Sono solo domande, non ho la risposta.
Guardando E.L. James ho pensato alla eterogenesi dei fini
Perché oltre a essere una spacca-tavolini sono anche una persona di profonda cultura, contrariamente alle apparenze! ;)
E riflettevo che in effetti dietro alle parole dell'autrice, che rivelavano uno stupore sincero relativo al successo e alle controversie legate al libro, non mi è sembrato ci fosse alcuna dietrologia. Lei davvero voleva scrivere un romanzo e ne è venuto fuori, semplicemente, un caso internazionale. 

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