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Elda Cecchele – In Forma di Tessuto

Creato il 25 dicembre 2010 da Fasterboy

Elda Cecchele - (1915-1998) Schio (Vicenza) – Dal 4 dicembre il Lanificio Conte di Schio ospita la mostra “Elda Cecchele. In forma di tessuto” dedicata all’attività della tessitrice venete che, fra gli anni cinquanta e settanta, ha contribuito con i suoi tessuti ricercati all’affermazione di stilisti come Roberta di Camerina, scomparsa lo scorso maggio, Salvatore Ferragamo, Franca Polacco, Jole Veneziani.

La mostra è realizzata dal Comune di Schio, con il sostegno della Regione del Veneto, ed è curata da Maria Luisa Frisa, direttore del corso di laurea in Design della moda presso la Facoltà di design e arti di Venezia (Università IUAV di Venezia), con Gabriele Monti, docente di Concept Design presso il corso di laurea in Design della moda. La mostra è un’occasione per scoprire per la prima volta lo straordinario lavoro di Elda Cecchele (1915-1998) che, con le proprie stoffe realizzate nel laboratorio di Galliera Veneta (Padova), ha collaborato con i grandi designer italiani del Novecento. Le prime tappe significative della carriera di Elda Cecchele sono rappresentate dalla partecipazione alla Sezione delle Arti Decorative delle Biennali di Venezia del 1956 e del 1960 e all’Italian Festival di Tokyo come rappresentante dell’artigianato tessibile italiano.

dal 5.12.2010 al 20.02.2011
Spazio Espositivo Lanificio Conte
Largo Fusinelle – Schio (VI)

Elda Cecchele - In forma di Tessuto (Schio)
orari: martedì, giovedì, venerdì 15.30 – 19.00
mercoledì, sabato, domenica 10.00 – 12.30 / 15.30 – 19.00
info: tel. 0445 691285
www.comune.schio.vi.it

a cura di Maria Luisa Frisa con Gabriele Monti progetto allestitivo Mario Lupano allestimento Luca Bonato – Fusina srl, Bassano del Grappa fashion installation Francesco Casarotto foto Francesco de Luca coordinamento mostra Agenzia del Contemporaneo, Vicenza catalogo Marsilio Editori, Venezia Il progetto è realizzato da Regione del Veneto e Comune di Schio In collaborazione con il Dipartimento Iuav per la ricerca (Università Iuav di Venezia), nell’ambito dell’unità di ricerca: “Il progetto nella moda / Italian Studies in Fashion Design”, responsabile scientifico Mario Lupano

Nota biografica su Elda Cecchele (1915-1998):
Elda Pavan nasce nel 1915 a San Martino di Lupari, in provincia di Padova. Dopo la formazione scolastica, l’incontro con Angela, un’operaia della filanda nella località di Abbazia Pisani, fa nascere in Elda il desiderio di apprendere le tecniche tessili. Avvia così assieme ad Angela una produzione di biancheria, attività che prosegue fino al 1937: l’occasione del matrimonio con Gino Cecchele, componente di una famiglia proprietaria di due filande, determina in quell’anno la fine della collaborazione professionale tra le due donne. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, come accade per molte altre filande, anche quella dei Cecchele cessa la produzione. Elda e Gino in quel periodo si stabiliscono in una delle filande dismesse, a San Martino di Lupari, sede in cui lei allestisce un nuovo laboratorio di tessitura. Dopo aver acquistato un primo telaio manuale ed essersi iscritta al registro degli artigiani, la tessitrice incrementa l’attività acquistando quattro telai forniti di macchina tiralicci e, con l’aumentare degli ordini, inizia ad avvalersi dell’aiuto di due lavoranti.
Con il supporto dell’Istituto Veneto del Lavoro, istituzione dedicata alla promozione dell’artigianato veneto in Italia e all’estero, Elda Cecchele inizia a esporre a manifestazioni internazionali e a stabilire contatti con imprenditori del mondo della moda. A partire da allora si rinnovano le occasioni per presentare pubblicamente la produzione del laboratorio: nel 1950 espone i suoi manufatti nella sezione artigianato alla mostra organizzata alla Bevilacqua la Masa e partecipa alla Mostra dell’Artigianato di Monaco di Baviera organizzata dall’Enapi. Nel 1952, ancora attraverso l’Ente nazionale artigianato e piccole industrie, prende parte a un’esposizione internazionale a Oslo. A tale data risale anche l’incontro e l’inizio della collaborazione con Giuliana Camerino per la realizzazione di tessuti per accessori. Nel 1953 espone alla Mostra dell’Artigianato, occasione in cui riceve il diploma d’onore e conosce Giovan Battista Giorgini, mentre l’anno seguente viene chiamata da Salvatore Ferragamo che le chiede nuovi materiali per le sue calzature. Nello stesso periodo incontra Franca Polacco, creatrice di moda per la quale realizzerà numerosi tessuti originali fino all’inizio degli anni sessanta. Nel 1956 e nel 1960 viene invitata a partecipare alla sezione delle Arti decorative nel padiglione Italia, rispettivamente della XXVIII e della XXX Biennale di Venezia. Nel 1957 a Palazzo Loredan a Venezia alla presenza di Giorgini e di personalità del mondo della moda vengono presentate le borsette di Roberta di Camerino, confezionate con un tessuto intrecciato con perle realizzato da Elda Cecchele.
Intorno al 1960 la famiglia Cecchele trasferisce a Galliera Veneta, nell’ ex-filanda appartenuta alla famiglia del marito, luogo dove una nuova sede, in alcuni locali, anche il laboratorio tessile. In quel periodo viene avviata la realizzazione di tessuti per la ditta Roberta di Camerino e la collaborazione con i designer di accessori Gino Galleani e Franco Gregori. Nel 1978 la tessitrice rappresenta l’Italia nella sezione tessuti all’Italian Festival di Tokyo.
Elda Cecchele muore a Galliera Veneta nel 1998: parte del suo fondo tessile si trova tuttora in quel paese, nella sede dove aveva lavorato fino alla cessazione dell’attività, nel 1986.
(dal sito del comune di Schio)


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