Il mercato dei videogiochi sta conoscendo un cambiamento epocale sia riguardo la commercializzazione degli stessi sia riguardo il loro sviluppo.
Grazie a Steam la vendita di prodotti Indie, cioè sviluppati da piccole software house, o più raramente da singoli individui, è divenuta sia facile sia molto conveniente, tanto per il publisher quanto per lo sviluppatore. Tale sistema di vendita e sviluppo si è allargato anche al mondo console, con notevole successo. Basti pensare al MeaketPlace di XBox360.
Negli ultimi anni, quindi, il ruolo dei publisher di spicco, quelli che commercializzano i così detti titoli tripla A (Assassin's Creed, Halo, Hitman, ecc), si è fatto decisamente più difficile.
Titoli il cui costo è di svariate decine di milioni di dollari, spesso vendono meno dei giochi Indie, il cui costo di sviluppo spesso non supera i 100.000 dollari. Recentemente, proprio per questi motivi, THQ, publisher di molti titoli di successo (Down of War, Saints Row, Metro), ha chiuso, mentre Square Enix si è lamentata delle vendite eccessivamente basse dei propri titoli (Tomb Raider, Sleeping Dogs e Hitman: Absolution), in rapporto ai costi sopportati per il loro sviluppo.
Electronics Arts Inc. (NASDAQ:EA), un vero e proprio Golia tra i publisher di videogame, è probabilmente uno degli attori principali del settore che se la sta passando peggio. Dopo svariati trimestri di chiusura in rosso, la casa americana ha vinto per il secondo anno consecutivo il premio quale peggiore compagnia commerciale statunitense. Un vero e proprio record in negativo.
Sempre più denigrata dai videogiocatori, con titoli che non vendono e un CEO incapace di ascoltare le critiche dell'utenza, EA potrebbe essere una delle prossime case a chiudere.
(Copertina Satirica, tratta da THE CONSUMERIST)