"Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona."
Di queste definizioni i termini che più mi colpiscono sono: sobria, raffinatezza, semplicità e questi tre aggettivi li trovo sempre meno in giro. Innanzitutto il concetto di sobrietà non vuole entrare in testa al 90% delle persone. Sembra che pur di apparire tutto sia lecito e il messaggio che sta passando ultimamente è quello sbagliato.
Sì chic, No kitsch please
L'eccentricità e l'originalità ben vengano, ci mancherebbe, ma non bisogna esserlo a tutti i costi quindi basta fare i ridicoli sui social con fotografie al limite del decente, davvero non ne possiamo più.
Il secondo aggettivo è raffinatezza. Più mi guardo intorno più mi accorgo che la gente non sa vestirsi. Non mi riferisco ai beni di lusso, quella è solo una questione di portafoglio, bensì all'essere capaci di abbinare due capi tra di loro senza finire col combinare disastri. Vedo troppo spesso ragazze che vantano di essere grandi esperte di moda, che fanno del fashion la loro ragione di vita e poi mi cadono su errori talmente grossolani da far inorridire chiunque. Quindi vi prego, i leggings non sono pantaloni ma non indossateli nemmeno sotto le gonne in jeans, la nail art è qualcosa di orrendo e non esagerate mai col trucco perchè o siete dei make up artist altrimenti rischiate di sembrare ridicole.
Ultimo ma non per importanza è il concetto di semplicità. Spesso nei commenti che altre colleghe blogger mi scrivono quando posto qualche mio outfit leggo "Semplice ma carino" come se il termine semplice fosse un'offesa. Sono sicura che se un look, nonostante la sua semplicità, fosse composto solo da capi di griffe d'alta moda sarebbe il massimo per tutti, senza distinzioni. Siamo molto, troppo legati al marchio e in un periodo storico come questo non ha ormai più senso esserlo. Quindi mostratevi poco, copritevi più che potete e non date mai nell'occhio, d'altra parte la vera eleganza è solo una questione di educazione, no?