I produttori di “Elementary” hanno promesso che non sarebbero mai caduti nella trappola (anche se forse non è il termine corretto…) di legare sentimentalmente Sherlock e Joan e così non è stato finora, ma insomma stagione dopo stagione, qual è il trucco per mantenere la storia nuova senza ricadere nelle stesse metafore?
“Non siamo molto preoccupati sul come farli riunire al massimo della stagione, ma abbiamo pensato al come trasformarli in un’unità di genitorialità che sostanzialmente esclude l’amore” spiega il produttore esecutivo Rob Doherty. “Niente uccide il romanticismo come l’essere genitori”.
Scherzi a parte, l’introduzione di Kitty ha offerto alla serie la possibilità di scuotere la dinamica tra Holmes e Watson senza che gli spettatori perdessero interesse. “L’energia che condividono in questa versione corrente è difficile da battere e non è un qualcosa con cui voglio creare confusione. Kitty è certamente una ragazza che ha dei problemi ed ha bisogno di qualche dritta. Abbiamo apprezzato questa idea di Sherlock e Joan come co-genitori che aiutano Kitty e cercano di portarla verso la strada giusta per lei”.
Questo però non vuol dire che non avranno problemi nella stagione. Nel prossimo episodio – in onda stasera – Joan imparerà che Sherlock è in contatto col suo nuovo fidanzato, Andrew, con suo grande dispiacere. “Lei ha qualche sospetto col rispetto per Sherlock, e magari un ordine del giorno che egli potrebbe avere per Andrew” spiega l’EP. “Non siamo voluto cadere nell’ovvio e rendere Andrew una persona che non tollera Sherlock o si fa domande circa la strana partnership che ha con Joan. Il loro primo incontro è stato divertente e interessante, ma le scintille non sono volate”.
Sorgeranno tuttavia problemi più grandi quando Sherlock scopre che Joan ha scritto del loro tempo trascorso assieme. Basta dire che non ne sarà molto entusiasta. “Tiene i suoi segreti per se stesso, e quindi, seppur le intenzioni di Watson fossero buone nel momento in cui ha iniziato a scrivere sul lavoro svolto, ciò resta un problematico per Sherlock” dice Doherty. “Se Joan ha scritto circa questo e me lo ha tenuto nascosto, cos’altro mi tiene forse segreto?”.
“In ultima analisi è probabilmente uno dei nostri cenni più evidenti all’originale Watson ed il ruolo che ha giocato nei racconti come cronista di Sherlock Holmes. Sherlock era, oserei dire, un collega meno privato ma piuttosto affascinato dalla scrivere di Watson. Il nostro Holmes non è quello stesso Sherlock per capirci. Quindi si tratta di un qualcosa che andrà ad infastidirlo un po’”. [Entertainment Weekly]