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Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica

Creato il 15 ottobre 2013 da Harimag

“Penso sia necessario e gioioso utilizzare quello che c’è già, al posto di sfruttare ancora e sempre risorse che abbiamo la responsabilità di rispettare e preservare.

Per questo nella mia continua ricerca di nuova materia per esprimermi, principalmente mi rivolgo al recupero e al riciclo, elaborando il mio modo espressivo, sperimentando per raccontare e anche denunciare quello che a me appare essenziale.”

Eleonora Battaggia Caracol

Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica

Eleonora Battaggia è una designer veneta che incentra la sua attività artistica sul concetto del riciclo.

La sua personalità e il suo carattere fortemente attento al rispetto dell’ambiente la stimolano continuamente a cercare delle “soluzioni creative” in materiali destinati alla dissoluzione. Così, spinta da un desiderio forte di dar loro una nuova vita, Eleonora Battaggia crea un nuovo marchio: “Eleonora Battaggia – Caracol – OrnaMenti eco – contemporanei.”

I suoi “OrnaMenti”, non sono solo gioielli e bijoux ma “pensieri” che contribuiscono alla trasformazione della materia. Sono inoltre Eco – contemporanei perché compatibili con l’ambiente e lo stile di vita della donna e dell’uomo consapevoli del nostro tempo.

Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica
Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica

Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica
Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica

Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica
Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica

Vincitrice di due importanti premi nell’ambito del gioiello contemporaneo, un primo ed un secondo posto per le edizioni 2011 – 2012 al Concorso Nazionale del Bijoux d’Autore, il 7 Settembre, al Museo del Bijoux di Casalmaggiore, è stata inaugurata la prima mostra personale della designer “Visioni in Margine”.

Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica

Come sostiene l’artista: “Ci trovate 36 pezzi che raccontano una storia, la storia della Terra dal mio punto di vista, dal mio margine appunto, in cui preferisco stare e per rimanere abbastanza distante da riuscire a vedere... I pezzi esposti sono collane orecchini spille anelli bracciali solo come pretesto, in ogni oggetto ho voluto trasferire riflessioni, emozioni e speranze, nell'intento di coinvolgere l'osservatore.”

La mostra, si sviluppa seguendo un percorso basato sul concetto di “margine” da cui prende il nome. Il margine della Battaggia, è la dimensione in cui ama collocarsi per esprimere i propri punti di vista.

Una “visione di margine”, una prospettiva che si discosta dal caotico ed “eccentrico” centro, per porsi ai “confini”. La libertà di poter osservare e assorbire tutti quegli input che il mondo esterno ci dà da un proprio punto di vista. La libertà di poter denunciare ciò che può condannare per sempre il nostro mondo, la nostra possibilità di stare al mondo.

Il lungo e tortuoso cammino che gli “spettatori” compiono durante la mostra, pone in primo piano la condizione “arida” del vivere. Deturpati da quella che, ormai, sembra la condizione unica e necessaria per stare al mondo, ci si muove come robotizzati e standardizzati nell’unica direzione possibile: un sovraconsumo delle risorse disponibili, un degrado ambientale come palcoscenico reale e l’oppressione, sempre più forte, di quella speranza che potrebbe far cessare tutto questo e restituire una cornice di speranza per una Natura, per un ecosistema “positivamente sfruttato” .

Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica

Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica

Eleonora Battaggia: “Ornamenti” come speranza per una metamorfosi materica e simbolica

Fra i temi trattati per la realizzazione delle sue opere la cospicua presenza di discariche sempre più “abitate” da materiali destinati alla demolizione, l’inquinamento marino, con la conseguente drammatica condizione di flora e fauna, la deforestazione, causata da un eccessivo sfruttamento o da un “cattivo” utilizzo delle risorse, il rispetto per ogni essere vivente e molti altri. È importante notare come tutti i temi trattati, si fondano in un’unica grande speranza: un messaggio forte che viene recitato come un mantra da ogni sua creazione. È l’amore sconfinato per il nostro ecosistema ciò che determina il desiderio di restituire ad esso, l’onore, la genuinità, il “viver sano” che da sempre lo hanno contraddistinto.

Ylenia Parasiliti 


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