Ebbene, “dall’alto” delle mie primavere, posso senz’altro affermare che, mai e poi mai, una campagna elettorale sia stata più brutta di questa che ormai abbiamo vissuto.
Dico brutta, ma è eufemismo, ma aggiungo che è stata una campagna di inciviltà e di maleducazione, di mancanza di rispetto dell’avversario, di colpi bassi e proibiti, coi protagonisti costretti a rincorrersi non sulle cose da fare ma su quelle in cui superarsi, sproloquiando a destra e a manca, balle sopra bugie, intenzioni sopra utopie, sorrisi artefatti per celare un dolore che essi pure avranno provato.
Ora, in piena meditazione, mi accorgo anch’io di essere diventato un numero, utile spero, uno di quei tanti milioni di miei concittadini che andranno a votare il simbolo politico che più li rappresenta, anche se una volta eravamo abituati a “crociare” su Tizio, su Caio e su Vattelapescà.
Sono uno di quelli che ha letto i loro proclami, di aspiranti onorevoli (?), i loro “vinceremo noi”, con le tasse da abbassare, in piena libertà illegale, con i loro”tutti fuori questi ladroni!” “gli onesti siamo noi!”, “siamo noi che vinciamo”, “noi che rifaremo l’Italia!”, “dovete credere in noi!”, come coloro che, ahimè!, si sono già presentati agli sportelli delle poste italiane per riavere indietro gli euri, (plurale di convenienza!), pagati per l’IMU.
Che paese che è il nostro! Sì, sarà anche vero che siamo un popolo di credenti, ma in cosa, ancora e a distanza di tanti anni di repubblica, non s’è capito.
Di sicuro crediamo sempre al primo o l’ultimo imbecillotto che attira la nostra………non mi è venuta la parola, perdonatemi!, mettetela voi se mi leggerete.
Crediamo senz’altro nella confusione, ad essa ci siamo abituati, però, epperò, dobbiamo smetterla di farci prendere per i fondelli e una buona volta! E questa parrebbe l’occasione giusta.
Ma non ne sono sicuro!..solo poche ore e dopo…
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Oggi, martedì 26 febbraio, le elezioni han dato i loro risultati e tutti ci stiamo chiedendo chi ne è stato il vincitore. Se ci fosse, comunque, non avrebbe nemmeno quei tre colpi da battere, bussando a nuove o vecchie porte che difficilmente si aprirebbero.
I risultati si sono visti, molto tristi a dir la verità, ma credo che i “frutti” abbiano a tardare, stante le incollature troppo vicine di numeri di eletti, spennellati di diversi colori in una tavolozza che sa di legno fradicio, direi marcio, dove le mani e le menti dei novelli “onorevoli” del casato grillino dovrebbero far passare una spugna per modificare, finalmente, quella composizione parlamentare che tanti danni ha portato alla nostra Italia.
Politicamente, tutto questo, avviene soltanto nel nostro paese, dove si fanno le leggi ad personam ma si fanno anche i partiti ad personam, illusione prima..delusione…subito!
E non la finiremo mai, così,di autocondannarci e di bruciare le nostre speranze, poverine!
Featured image circoscrizioni elettorali per la Camera dei deputati, fonte Wikipedia.
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