Published On 25 febbraio 2013 | By Francesco Russo | Campagne & Eventi, Condividere & Comunicare
Appena pubblicato da Vincenzo Cosenza un bel resoconto su quella che è stata l’attività dei politici sul web negli ultimi tre mesi. Dall’inizio dell’anno al 23 Febbraio il politico più discusso è stato Silvio Berlusconi, mentre PD (37%), MoVimento 5 Stelle (27%) e PDL (20%) sono i partiti più citati. Nel complesso oltre 23 milioni di conversazioni e interazioni registrate
Come abbiamo già ricordato, questa campagna elettorale appena terminata sarà ricordata come la più social della storia, o comunque verrà ricordata per il fatto che la politica ha usato il web per cercare di interloquire coi propri elettori come mai era accaduto prima nel nostro paese. E di fronte a questo dato inconfutabile, è interessante allora riportare l’analisi da poco pubblicata da Vincenzo Cosenza, attraverso gli strumenti di Blogmeter, che fa il punto della situazione sull’attività dei politici sul web e sui social media, con un focus specifico nel periodo che va dall’inizio dell’anno fino al 23 febbraio 2013. L’attività nel suo complesso ha fatto registrare ben 23 milioni di conversazioni e interazioni, un dato molto alto che ci conferma il livello alto di attività dei politici per queste Elezioni 2013.
Ma vediamo adesso tutti i dati.
Nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2012 le attività registrata dalla politica sono state 7 milioni, sotto forma di articoli, post, tweet, commenti apparsi su forum, social network, blog e newsgroup. Identico livello di attività è stato poi registrato tra l’inizio dell’anno e il 23 Febbraio, nel pieno della campagna elettorale. Forse in questo periodo ci si sarebbe atteso un livello maggiore, ma comunque rimane sempre un dato rilevante.
Con oltre 2 milioni di messaggi è Silvio Berlusconi il politico che è stato più discusso nell’ultimo periodo di rilevazione di questi dati e i momenti che hanno caratterizzato questo dato sono stati la sua partecipazione a Servizio Pubblico, momento giudicato dagli analisti come quello in cui Berlusconi ha visto crescere il suo consenso, e quando ha annunciato, a pochi giorni dal voto, l’intenzione, una volta eletto, di volere restituire l’IMU, la tassa sulla casa. Mentre i partiti più discussi sono stati il PD, per il 37% sul totale, MoVimento 5 Stelle, 27% e PDL, 20%. Via via tutti gli altri partiti. La torta che vedete in basso potrebbe essere un presagio per oggi? Per saperlo bisognerà attendere i risultati e già nel pomeriggio sarà interessante vedere i risultati di un inedito esperimento di raccolta delle intenzioni di voto espresse online.
Politici su Facebook
Premettendo che per ciò che riguarda l’analisi del comportamento dei singoli politici sui Social Media, c’è da specificare che il volume di interazioni più alto si è registrato su Facebook, 14 milioni, mentre è stato sensibilmente più basso su Twitter, 2,3 milioni, a conferma del fatto che Facebook per i politici è lo strumento più adatto per interagire coi propri elettori. Dall’analisi delle interazioni su Facebook Beppe Grillo risulta essere il politico più “coinvolgente”, ottenendo il più alto di valore engagement, calcolato dal numero di like, commenti, condivisioni, post spontanei in bacheca collezionati, quasi 6 milioni in totale, 5,933,393. Vedete anche la presenza del PTA, People Talking About, ossia il numero di utenti che ha compiuto un’azione sui contenuti pagina. Quello di Grillo è il più alto, mentre il valore più basso lo fa registrare Rivoluzione Civile, anche se con un valore di engagement più alto dell’ultimo che è Nichi Vendola.
Politici su Twitter
Su Twitter la situazione è completamente diversa, infatti qui risultano essere presenti e ben piazzati politici che come abbiamo visto su Facebook non fanno registrare risultati notevoli. Come ad esempio Pierluigi Bersani primo per mentions, 300,667 da 48,249 accounts. Segue poi Mario Monti, Presidente del Consiglio uscente, la cui presenza su Twitter ha fatto molto discutere a tal punto da fa registrare il suo tweet, in cui rispondeva con un insolito “Wow”, come il più coinvolgente con 2,381 condivisioni. Nella classifica, segue poi Oscar Giannino, che su Twitter è stato molto attivo così come il suo movimento “Fare per fermare il Declino”, presente infatti in quinta posizione. Quarto Grillo, a testimoniare come i due strumenti, Facebook e Twitter, sono capaci di dare risultati diversi che possono dare anche indicazioni diverse. E’ chiaro che questo vale sulla base di quello che si vuole ottenere.
Questo il resoconto dell’attività dei politici sui Social Media e sul Web in generale. Un’attività che comunque ha avuto come caratteristica di base il fatto di essere molto legata alla comunicazione fatta in televisione e questo dato vale per tutti. Ci piacerebbe che da domani in avanti la politica possa davvero fare tesoro di questa esperienza, cercando però di trovare davvero la via del dialogo e del confronto anche sui Social Media che abbiano visto non essere impossibile. Però, perdonateci, siamo davvero molto scettici.
E voi che ne pensate?
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