Domenica dalle 7 alle 23 i cittadini luinesi sono chiamati alle urne per decidere chi sarà il prossimo sindaco e chi saranno gli eletti. A tre giorni dal voto si conclude l’iniziativa #incandidatirispondono che ha visto i cinque candidati sindaci, per aggiudicarsi la poltrona più ambita di Palazzo Crivelli Serbelloni, rispondere alle nostre diciotto domande. L’ultimo dei nove appuntamenti mette in luce le opinioni di Cocomazzi, Taldone Agostinelli, Pellicini e Compagnoni sulle nuove forme di solidarietà da adottare per le famiglie luinesi e su come immaginano Luino fra 10 anni. Ecco le risposte.
I candidati sindaco per Luino 2015, da sinistra in alto: Giuseppe Taldone (“La Grande Luino”), Pietro Agostinelli (“Movimento Italia Nazione”), Franco Compagnoni (L’altra Luino), il sindaco uscente Andrea Pellicini (“Nuova Frontiera”) e Fabio Luciano Cocomazzi (“Luino in Movimento – Controcorrente”)
Cercherà di instaurare tra i suoi concittadini nuove nuove forme di solidarietà? In che modo?
Andrea Pellicini (Nuova Frontiera): “Sono convito che molti cittadini luinesi, a prescindere dal fatto di occuparsi di politica o meno, abbiano piacere ad essere coinvolti in progetti di volontariato. Vi è sempre più bisogno di un coinvolgimento dei cittadini nelle diverse sfere di competenza dell’Amministrazione comunale: persone che intrattengono gli anziani, che, per qualche ora alla settimana, si occupano dei disabili; persone che accompagnino i bambini a scuola nel progetto “Pedibus” oppure che, grazie all’esperienza maturata in una vita di lavoro, possono svolgere per la collettività piccoli lavori di ordinaria manutenzione. Mi piace pensare ad una collettività attiva, in cui il comune svolga un ruolo di promozione e coordinamento del volontariato. Una comunità viva e solidale ha bisogno del contributo di tutti”.
Fabio Luciano Cocomazzi (Luino in Movimento – Controcorrente): “Sono già molte le associazioni e le istituzioni che operano nel campo della solidarietà a Luino, vogliamo dare loro modo di interagire con l’amministrazione perché molte risorse sono ancora ferme al palo, pensiamo ad esempio ai molti prodotti alimentari che botteghe e alimentari sono costretti ad eliminare e che potrebbero essere convogliati in un mercato solidale alternativo”.
Franco Compagnoni (L’altra Luino): “L’idea è quella di creare un tavolo di confronto tra le Associazioni a carattere sociale, coordinato dal Comune, al fine di uniformare i metodi e le prassi attualmente in uso in realtà come Caritas e Croce Rossa, predisponendo un piano d’azione condiviso sul bisogno e le richieste di aiuto di molte famiglie meno abbienti. Indispensabile, in tal senso, l’interazione con i Comuni limitrofi, finalizzata alla creazione di una rete di aiuti per le famiglie in crisi, ottimizzando la forza e la motivazione di tanti volontari che operano disinteressatamente nelle associazioni luinesi. La promozione del volontariato sociale potrà consentire anche agli anziani soli, ad esempio, di usufruire di un’assistenza per piccole necessità domestiche o di spesa quotidiana. Inoltre, andrà perseguito il mantenimento dei livelli di reddito, quale aspetto fondamentale per la vita delle persone disabili e per il sostegno economico e materiale delle loro famiglie, il tutto sempre in sinergia con le Associazioni di volontariato. Altro aspetto rilevante in tal senso è il recupero di porzioni di territorio comunale da affidare alle cure di soggetti interessati alla c.d. ‘autoproduzione’ (orti comunali), anche quale efficace strumento di contrasto al disagio economico”.
Pietro Agostinelli (Movimento Italia Nazione): “Non è necessario cercare nuove formule, la Città di Luino e ricca di associazioni di volontariato sensibili alla solidarietà, a loro daremo la massima collaborazione”.
Giuseppe Taldone (La Grande Luino): “Riteniamo che la solidarietà sia un valore che, per chi come me ha gestito i servizi sociali comunali per un decennio, si coniuga con l’amore per il prossimo. Da questo punto di vista non possiamo che continuare l’opera iniziata. Spingeremo sull’applicazione concreta del principio di sussidiarietà sociale, valorizzando così la consistente presenza di associazioni di volontariato molto attive in questo settore”.
Come vede Luino tra dieci anni?
Giuseppe Taldone (La Grande Luino): “Molto bene in caso di nostra vittoria alle prossime elezioni. Le nostre politiche trasformeranno il territorio: Luino diventerà la perla del Lago Maggiore, ” La Grande Luino”. I luinesi vivranno meglio e la vocazione turistica locale verrà definitivamente consacrata”.
Andrea Pellicini (Nuova Frontiera): “Se dovessi vincere questa volta, nel 2020 non potrò candidarmi. Spero che chi amministrerà tra il 2020 e il 2025 vorrà continuare in un’azione amministrativa volta al rilancio di Luino e di tutto il suo territorio circostante, attraverso politiche di tutela ambientale, di arredamento urbano, di promozione turistica e sviluppo alberghiero. Ma nel 2025 purtroppo avrò 55 anni, e non voglio pensarci…”.
Fabio Luciano Cocomazzi (Luino in Movimento – Controcorrente): “Sia che saremo in maggioranza sia dagli scranni della minoranza (ma anche se dovessimo restare fuori dal palazzo) ci impegneremo perché Luino sia il fiore all’occhiello dell’Alto Verbano Orientale, non tanto per i cosidetti ‘castelli’ che si realizzeranno, ma per l’ambiente naturale e umano che crediamo vivamente si possa realizzare”.
Franco Compagnoni (L’altra Luino): “Anche questo è un punto specifico del nostro programma. Dovremo infatti capire insieme come vorremmo che Luino si sviluppi in futuro, elaborando un progetto di ‘Città’ condiviso, che raccolga le esigenze di Associazioni di categoria, Ordini professionali, Organizzazioni Sindacali, Associazioni/Organizzazioni culturali e sportive e, naturalmente, singoli Cittadini. L’obiettivo, in questo caso, è sviluppare una capacità progettuale di sintesi delle varie istanze e proposte, da tradurre in un vero e proprio ‘Progetto per Luino’, che non abbia la pretesa di essere ‘immediatamente realizzabile’, ma in grado di porre le basi per consentire all’Amministrazione Comunale di muoversi, in futuro, non sull’improvvisazione o su dati estemporanei, ma su un progetto concreto e pensato nel tempo”.
Pietro Agostinelli (Movimento Italia Nazione): “Sorridente non triste come adesso”.
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