Oggi terminato il ciclo elettorale che ha eletto Sindaco di Perugia Andrea Romizi, che nei prossimi giorni sciogliendo la sua riserva, conosceremo anche i nomi della Sua Giunta, il sottoscritto vuole chiarire pubblicamente, senza ambiguità e dietrologie ideologiche, il suo comportamento tenuto durante questo travagliato periodo elettorale.
Per chi non mi ha conosciuto personalmente, nel passato come in questo periodo, il mio comportamento potrebbe sembrare un disinvolto transitare da uno schieramento all’altro, o addirittura un opportunistico calcolo di salire sul carro del vincitore per interessi personali o ricevere benefici dal nuovo Sindaco.
Vorrei rassicurarvi tutti che personalmente, non ho bisogno di ricevere grazie, per un’occupazione lavorativa, poiché sono già pensionato, se pure con una modestissima rendita, che mi permette di vivere dignitosamente, senza dover elemosinare ai Servizi Sociali del Comune.
La mia decisione di schierarmi con la parte avversaria al Sindaco Boccali era già maturata, dopo anni di esperienze personalmente vissute, come pubblico dipendente dell’Amministrazione comunale, poi come pensionato ma soprattutto come cittadino libero, che ha sempre partecipato nell’attività sociale pubblica, esprimendo le proprie opinioni sulle realtà socio economiche, della nostra città.
Durante la lunga campagna elettorale mi sono impegnato personalmente, schierandomi apertamente in campo senza maschera né ambiguità.
Credo di non essere stato il solo che in questi ultimi mesi, hanno voluto far sentire la loro voce da cittadini, sia nei dibattiti pubblici, come attraverso la stampa, per denunciare la difficile situazione amministrativa del nostro Comune per le tante problematiche sociali ed economiche.
Pertanto devo onestamente riconoscere, che per quanto mi riguarda, la dialettica da me utilizzata durante questo periodo di confronto elettorale, non è stata sempre diplomatica ed elegante, magari qualche volta ho ecceduto per ironia e sarcasmo, nei confronti di alcuni personaggi istituzionali, sia attraverso il social network sia la stampa locale.
Per queste ragioni devo personalmente e pubblicamente scusarmi con alcuni rappresentati politici, appartenenti allo schieramento politico avversario della nuova Giunta.
Prima di tutto le mie scuse le rivolgo all’ex Sindaco Boccali, che conosco da lunghi anni e che avevo anche stimato e apprezzato, prima che diventasse Assessore all’Urbanistica e poi Sindaco, deludendomi per il suo cambiamento nel rapporto di comunicazione personale e con i suoi cittadini.
Comprendo la sua amarezza per la sconfitta politica e il travaglio personale che ne consegue.
Io voglio augurargli che questa difficile esperienza possa aiutarlo a riconsiderare il suo operato di questi ultimi anni, aiutandolo a ricostruire con nuove e positive idee il suo prossimo futuro politico.
Oltre che all’ex Sindaco Boccali rivolgo le mie scuse anche all’ex Assessore Lorena Pesaresi, per qualche eccesso d’ironia sui mass media, l’ho sempre considerata una signora della politica, intelligente e educata, corretta nei suoi rapporti di confronto con i cittadini .
Infine aggiungo alle mie scuse l’ex Assessore Monia Ferranti, che pur non conoscendo personalmente, mi sono permesso anche con lei di eccedere con critiche sarcastiche non collegate alla Sua persona, quanto alla politica di quella Sinistra che lei vuole rappresentare e che mio parere non corrisponde più agli ideali di cui era portavoce per la classe operaia in altri tempi.
Nei confronti di altri personaggi del precedente governo cittadino, non ritengo opportuno neanche considerarli, poiché non sarebbero in grado di valutare e comprendere la sincerità delle mie opinioni in qui espresse.
Fatte queste doverose considerazioni, torno a ripetere quanto già in precedenza espresso in altri interventi pubblici: io ritengo opportuno che il nuovo Governo cittadino debba poter svolgere il suo compito di rinnovamento amministrativo, con saggezza e anche con il concorso di tutte le forze politiche presenti nel Consiglio e Giunta comunale.
Ognuno dovrà svolgere il proprio ruolo di rappresentanza e delega per i vincitori, quanto ai vinti dovrebbero svolgere un ruolo di opposizione concreta e costruttiva, non limitandosi semplicemente a contestare per spirito rivendicativo, ma piuttosto propositivo nel presentare le richieste dei cittadini.
Termino ricordando sia ai vincitori sia ai vinti, che questi sono stati tutti eletti dal Popolo, per rappresentarlo e tutelare il bene comune di tutta la Città.
Giuliano Cianelli