Si moltiplicano e soprattutto si accelerano le operazioni di campagna elettorale per convincere i cittadini al sostegno dei diversi candidati da portare alla vittoria.
Noi, lavoratori del Teatro siamo sicuramente orientati verso coloro che hanno dimostrato interesse ai nostri problemi, soprattutto quest’anno che la lotta è stata veramente dura. Molti ci hanno incontrato presentando i loro progetti. Ovviamente si è subito capito chi brancolava nel buio e chi veramente conosceva il problemi di fondo.
Fermo restando che il voto è segreto e ciascuno fa i conti con la propria coscienza civica, credo che la tendenza sia quella di appoggiare coloro che si impegneranno a risolvere il problema dei precari. In Teatro questi lavoratori sono un buon numero e, (a parte il fatto che la loro assunzione è indispensabile per il completamento della pianta organica),comunque la loro presenza è necessaria. Molti sono precari anche da 20 anni e purtroppo in questo brutto periodo di confusione gestionale hanno perso il lavoro. Alcuni, i più fortunati, si sono dedicati ad altre professioni , quasi sempre slegate dai loro titoli professionali specifici: chi commesso, chi artigiano e chi rappresentante; altri ancora hanno dovuto abbandonare la casa, per ritrasferirsi nel proprio paese, in continente, alla ricerca di un appoggio da parte della famiglia d’origine. Nonostante ora ci sia una nuova gestione, non sembra che da parte dei dirigenti ci sia la volontà a reinserirli.
In conclusione confidiamo in quei candidati che vorranno prevedere nei loro programmi la riassunzione di questi precari, figure professionali necessarie per programmare spettacoli di buon livello e per incrementare la produzione, presupposto inprescindibile per poter accedere ai prossimi finanziamenti (FUS).
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake