Si è appena conclusa il congresso straordinario per eleggere il nuovo presidente della FIFA, dopo le dimissioni dell’ex-presidente Josep Blatter, appena eletto, dopo i recenti scandali legati alla massima associazione del calcio.
Lo svizzero, dopo l’accusa dell’FBI che lo vedeva coinvolto in un giro di tangenti per l’assegnazione degli ultimi 4 mondiali e i due futuri, ha appena ricevuto una squalifica di 8 anni dal calcio. 8, poi ridotti a 6, lunghi anni nei quali non potrà centrare nulla col calcio. Significano per l’arzillo vecchietto svizzero, 80 anni il prossimo Marzo, il pre-pensionamento anticipato.
All’Hallenstadion di Zurigo, dove ha anche sede la massima federazione di calcio a livello mondiale si è tenuta la votazione che ha portato all’elezione del nuovo rappresentante massimo della federazione. Sono stati 5 i candidati, arrivati da diverse zone del mondo:
- Gianni Infantino, 45 anni svizzero, storico volto dei sorteggi della Champions League è sempre stato un uomo vicino a Platinie consigliere fidato dell’UEFA;
- Salman Al Khalifa, 50 anni dal Bahrein, attuale presidente della federazione asiatica e membro della famiglia degli sceicchi dello stato mediorientale;
- Ali Bin Hussein, 40 anni giordano, figlio del re della Giordania e attuale vice-presidente della FIFA;
- Jerome Champagne, 57 anni francese, ex-politico e diplomatico per conto della Francia, prima, e della FIFA, poi;
- Mosima “Tokyo”Sexwale, 62 anni sudafricano, imprenditore e politico, con apparizioni di fianco a Mandela nella lotta all’Apartheid.
La votazione è stata preceduta da un congresso mattutino per discutere una serie di riforme in materia di Governance, Trasparenza, Contabilità ed economia e Diversità. Al margine di questo incontro si sono succeduti sul palco i 5 candidati con, a sorpresa, la rinuncia del candidato sudafricano alla corsa alla poltrona di presidente. In effetti, la sua campagna elettorale è stata di basso livello, nonostante Sexwale sia noto per essere un personaggio eccentrico e che si fa sempre notare.
Tavecchio alla prima votazione.
Il metodo di votazione è sempre lo stesso: alla prima votazione partecipano tutti i candidati e gli “elettori” posso esprimere una sola preferenza tra questi, senza schede bianche o nulle. Al primo round se un candidato supera il quorum, fissato a 2/3 dei votanti, viene automaticamente eletto nuovo presidente. In caso contrario si procede ad una seconda votazione e questa volta basterà solo il superamento della metà delle preferenze. Se ancora non bastasse si continuerà ad oltranza, eliminando ad ogni giro il candidato che ha ottenuto il minor numero di voti, finchè non si riuscirà ad ottenere una maggioranza.
Prima votazione (votanti 207, maggioranza 138)
- Gianni Infantino 88;
- Sumal Al Khalifa 85;
- Ali Bin Hussein 27;
- Jerome Champagne 7.
Scrutinio della seconda votazione
Seconda votazione (votanti 207, maggioranza 104)
- Gianni Infantino 115;
- Sumal Al Khalifa 88;
- Ali Bin Hussein 4;
- Jerome Champagne 0.
Nonostante il favorito fosse lo sceicco Sumal al Khalifa, alla fine la spunta GIANNI INFANTINO, avvocato svizzero di origini italiane e storico volto dei sorteggi della Champions League, nonchè Segretario Generale dell’UEFA e braccio destro di Platini.
Le prime parole del nuovo presidente, visibilmente emozionato per la vittoria, forse non troppo inaspettata.
Non riesco ad esprimere le mie emozioni in questo momento. Vogliamo restaurare l’immagine della FIFA e il rispetto che gli va portato. Ognuno deve essere orgoglioso di quella che è la FIFA, e soprattutto di quello che faremo per la FIFA, insieme. C’è stato un grande segno di democratia, e io volgio essere il presidente di tutti voi. La crisi è finita, dobbiamo guardare avanti. Possiamo di nuovo tornare a concentrarci su questo bellissimo, magnifico sport che è il calcio. Io sono il vostro presidente, il presidente di tutti voi. Non smetterò di divulgare il messaggio della FIFA continuando il mio viaggio in giro per il mondo.
Il primo discorso del presidente Infantino
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake