Elezioni FIR – Brutte cose che succedono a Rovigo. E – forse – anche altrove

Creato il 16 luglio 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Ivan Malfatto per Il Gazzettino

Forse nelle altre province italiane non succederà così. Magari altrove sono tutti campioni di democrazia. Certo che quanto accaduto nel microcosmo di Rovigo questa settimana in fatto elezioni federali è esemplare del clima della campagna elettorale.
I fatti. Il veneto Amerino Zatta, uno dei candidati alternativi alla linea federale insieme
al siciliano Gianni Amore, ha organizzato un incontro per presentare
il suo programma. Al “Battaglini”, sede del club di Eccellenza che sostiene ufficialmente
la sua candidatura. Fra tutte le realtà minori invitate metà si sono presentate ad
ascoltare, e non necessariamente voteranno Zatta: Badia (serie A), Cus Ferrara (B), Frassinelle (C) e Rose (femminile). L’altra metà no: Rovigo Junior (giovanile), Monti (minirugby), Villadose (B), Porto Viro e Lendinara (C). Motivi? I più vari. Mancato invito personale, invito in ritardo, poco tempo e scarso interesse. La verità, confermata
da alcuni dei diretti interessati, è che nei giorni precedenti era partita una raffica di telefonate e inviti perentori da parte dei sostenitori della candidatura federale (rappresentata da Alfredo Gavazzi) a non presentarsi. E i piccoli club non si sono presentati.
Il commento. Che nella battaglia per la Fir si usino anche queste forme di persuasione ci sta. Non è in linea con i valori di lealtà e correttezza di cui si ammanta il rugby, ma così va il mondo. Che delle società rinuncino a priori a un esercizio di democrazia, come ascoltare un programma elettorale, è molto più grave. Ed è significativo di quello che è il livello di base del rugby italiano.


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