Elezioni FIR: sarà Zatta l’anti-Gavazzi?

Creato il 05 luglio 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Fabrizio Zupo su la Tribuna di Treviso

Manca l’ufficialità – questione di ore – del comunicato Benetton, ma il rullo di tamburi che lo sta accompagnando si sente ormai vicino: lo sfidante veneto alla carica di presidente della Federazione Rugby sarà Amerino Zatta, numero 1 del Treviso celtico, manager della Benetton e dalla famiglia designato a seguire le sorti del club in un binomio nato nel 1978 e che ha poi fuso sponsor e società in una cosa sola. Contenderà la carica al lombardo Alfredo Gavazzi (erede di Dondi) e al siciliano Gianni Amore. Veneto e Lombardia dunque: il vertice italiano per meriti (il primo) e tesserati (la seconda), sfidanti di Dondi già nelle elezioni regionali del 2008, si trovano da alleati sotterranei ad avversari dichiarati. La fronda
da un anno al lavoro sul cambiamento appoggiava su tre gambe: Gavazzi e il suo 22% di voti lombardi, Benetton, e un pool di club romani. Poi la sfida lanciata da Zatta a giugno ha chiarito posizioni ma pure accelerato reazioni. La prima, quella di Dondi, che nel breve ha scelto di ritirarsi. La seconda, di Gavazzi nel lasciare i veneti per strada e fare l’accordo col presidente. Dondi del resto è nell’esecutivo Irb: sino al 2015 è uno di quei pochi a decidere politiche e stanziamenti mondiali.
Il primo problema di Zatta sarà chiarire la posizione di presidente di una franchigia privata
che andrebbe a governare movimento e le nuove Zebre federali.
I blogger ovali già ruggiscono. Ma questo conflitto di interessi è superabile. L’altro è convincere tutto il Veneto a spingere il progetto, ritrovare lo spirito di villa Minelle lasciato andare dopo l’ingresso in Celtic. Zatta non ha un passato di “campo” ma è un manager in purezza. È già un segnale ai club, con una Fir che gestisce 160 milioni di euro in 4 anni, con sponsor che devono vincere all’asta gli abbinamenti azzurri (fresca l’Adidas con 2 milioni annui). A breve Zatta dirà tutto: squadra e alleati, nomi che dovrebbero convincere altri ad
aggiungersi. Basterà? Come nel Risiko eserciti schierati, territori tutti da conquistare. Il Veneto conta 3500 voti su 17.040 totali, 2900 la Lombardia, 1900 il Lazio, 1600 l’Emilia, 1200 la Toscana, 500 la Liguria, 1000 il Piemonte, 800 la Sicilia, 700 le Marche, 850 la Campania, 550 l’Abruzzo, 500 la Puglia, 400 la Sardegna, 300 la Calabria, 50 l’Umbria. Non sono precisi al centesimo, ma gli ordini di grandezza sono questi. Basta contare.


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