Magazine Basket

Sassari è campione d’Italia: è triplete!

Creato il 27 giugno 2015 da Basketcaffe @basketcaffe
Sassari campione d'Italia © 2015 Simone Lucarelli Photos

Sassari campione d’Italia © 2015 Simone Lucarelli Photos

Uno spettacolo bellissimo. La finale Scudetto del campionato italiano regala sette partite palpitanti, con un livello di pallacanestro altissimo e due squadre che si sono affrontate a viso aperto regalando grandi emozioni. Forse in molti speravano che questa finale non finisse mai, vista la bellezza di questa serie: match sempre equilibrati, continui capovolgimenti di fronte, canestri impossibili, e giocatori che danno tutto in campo sostenuti dalla gente di due città innamorate della pallacanestro, e gara 7 non è stata differente, conclusasi 73-75, sancendo la vittoria dello Scudetto di Sassari. A tal punto che le due tifoserie hanno stretto un’amicizia significativa proprio alla vigilia della prima sfida.

Ancora una volta il basket si dimostra sport imprevedibile e capace di regalare esaltazione e brividi allo stesso tempo sulla pelle dei tifosi: una finale inattesa alla vigilia grazie a due squadre che hanno impressionato, ed hanno saputo invertire i pronostici. Reggio Emilia e Sassari si sono dimostrate squadre coriacee, quadrate e guidate da due grandi allenatori: Max Menetti e Meo Sacchetti, capaci di valorizzare al meglio i loro roster. Da un lato il mix tutto esperienza e gioventù italo-baltico degli emiliani, dall’altra parte l’onda d’urto atletica degli americani che risiedono in Sardegna. Due modi di giocare estremamente diversi, da un lato il gioco corale di Reggio, dall’altra il famigerato run&gun di Sassari: ma le due formazioni sono spesso andate oltre i loro schemi abituali per cercare di avere la meglio di un avversario che, con il passare delle partite, conosceva sempre meglio lo stile di gioco dell’altro. Così Sassari cercava di girare la palla e difendere strenuamente con cambi difensivi frequenti, mentre Reggio alternava un attacco ragionato al contropiede e la difesa individuale con la zona 3-2. Rimarranno nella memoria di tutti alcuni match che hanno segnato le corde vocali dei tifosi e magari rovinato qualche rapporto di vicinato: come ad esempio gara 4 e gara 6.

titolo va in Sardegna grazie sopratutto all’atletismo dei suoi americani, alla vena di Dyson (i suoi i liberi decisivi in gara 7 e le triple in gara 4 e gara 6) e Logan, alle lunghe leve di Lawal e Brooks, alle spalle di Sanders, alla fine Mvp. I ragazzi di Sacchetti vincono una gara 7 non bellissima ma con una tensione che si tagliava con il coltello. E per l’ennesima volta Sassari è stata capace di ribaltare un primo quarto da due soli canestri dal campo. Alla fine a Reggio rimangono le lacrime dei suoi ragazzi e qualche imprecazione di troppo per la sfortuna che gli toglie per la partita decisiva Lavrinovic e Silins. Reggio giunge stanchissima all’atto conclusivo ma ha mostrato come i nostri ragazzi possano giocare a questo livello: Polonara, unico sempre in doppia cifra, Della Valle, capace di tiri pesantissimi, Cervi che ha faticato ma si è sbattuto per la causa ed infine Andrea Cinciarini, leader vero, assieme all’immarcescibile Kaukenas, nonchè miglior assistmen del campionato e dei playoff con una media superiore anche a quella di un certo Toni Kukoc, e Mvp tacito di tutti i playoff.

Purtroppo questo scudetto non si poteva smezzare ed è andato alla squadra che ne aveva di più in termini atletici dopo un mese e spiccioli giocati a tutta dalle due formazioni. Questa conclusione lascia l’amaro in bocca agli emiliani, ma il progetto tecnico c’è, la squadra anche. Reggio ha mostrato che puntare sugli italiani si può e se magari i giovani di oggi matureranno ancora, potranno vendicare la sconfitta di oggi, perchè a volte perdere forma. Dall’altra parte in Sardegna è festa grossa perchè, come solo avevano fatto Treviso e Siena, vince tutto quello che c’era da vincere in Italia: Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto. Insomma è triplete, grazie ad un’altra società guidata benissimo dal presidente Sardara che sta facendo la storia del nostro campionato.

 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :