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Elezioni in Ucraina, exit-poll: il partito di Janukovic in vantaggio

Creato il 28 ottobre 2012 da Alessandroronga @alexronga

Elezioni in Ucraina, exit-poll: il partito di Janukovic in vantaggioIl partito dell’attuale presidente Viktor Janukovic sarebbe in testa nelle elezioni parlamentari tenute oggi in Ucraina: secondo gli exit-poll diffusi dalla Fondazione per le Iniziative Democratiche, una delle principali Ong operanti nel paese, il Partito delle Regioni avrebbe ottenuto il 28,1% dei consensi e supererebbe di poco meno di 3,5 punti percentuali la Batkyvschyna, lo schieramento facente capo all’ex premier Julija Timoshenko, fermo al 24,7%. Buon risultato per Alleanza Democratica per le Riforme, il partito dell’ex campione di boxe Vitalij Klychko, che otterrebbe il 15,1% dei voti, seguito da Svoboda al 12,3% e Partito Comunista al 11,8%. Niente seggio per l’ex campione del Milan Andriy Shevchenko: il suo partito Avanti Ucraina non supera lo sbarramento del 5%. Bassa l’affluenza alle urne, ferma al 47%.

Oltre 5000 candidati di 87 schieramenti si contendono 450 posti in parlamento, in una consultazione che, tra forte sfiducia e disilluzione verso la politica nazionale, ha assunto le fattezze di un vero e proprio referendum di metà mandato su Janukovic. Fiaccato dall’asfissiante corruzione in cui si dibatte il paese e soprattutto dalle accuse di aver instaurato in Ucraina un regime autoritario, il presidente attenderà con apprensione gli esiti di una tornata elettorale sulla quale peserenno molto le polemiche dovute alla detenzione dell’ex pasionaria della Rivoluzione Arancione Julija Timoshenko, a cui la Corte Suprema ha proibito di presentare la propria candidatura alle elezioni.

L’assegnazione dei seggi, per via della legge elettorale recentemente approvata, avverrà su base sia maggioritaria che proporzionale: ciò significa che molti candidati indipendenti, eletti con il maggioritario, potranno sedersi alla Rada accanto agli eletti dei partiti che supereranno la soglia di sbarramento del 5% con il proporzionale. E ciò potrebbe comportare qualche sorpresa: se il numero degli eletti indipendenti fosse elevato, questi potrebbero fungere da ago della bilancia e favorire la nascita di coalizioni di governo tra i partiti dell’opposizione. Ma soprattutto, il presidente potrebbe clamorosamente ritrovarsi con una Camera Bassa a lui contraria, con l’opposizione in grado di avere i numeri per aprire una procedura di impeachment contro di lui.


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