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Elezioni: incertezza in Israele e Germania, Zeman vince in Repubblica Ceca

Creato il 28 gennaio 2013 da Candidonews @Candidonews

Elezioni: incertezza in Israele e Germania, Zeman vince in Repubblica Ceca

Domenica 20 gennaio: Angela Merkel perde le regionali in Bassa Sassonia e sopratutto perde la maggioranza nel Senato Federale (Bundesrat) complicando il finale di legislatura del governo tedesco.

Post Internazionale. Dopo una lunga corsa testa a testa tra le due coalizioni, a spuntarla sono i socialdemocratici della Spd e i Verdi. Al primo ministro uscente McAllister (Cdu) non resta che lo sconforto per essere il partito più forte nella regione, pur senza avere una maggioranza.

La situazione è paradossale. Il risultato permette a tutti i candidati di proclamarsi vincitori, senza aver raggiunto dei risultati positivi. I democristiani della Cdu hanno perso il 6 per cento degli elettori e si sono fermati al 36 per cento, la Spd ha registrato il secondo dato più negativo della sua storia nella regione (32,6 per cento), eppure ha vinto. La Die Linke e i Pirati non sono riusciti a superare lo sbarramento, ufficializzando la crisi che stanno attraversando, e i Verdi hanno guadagnato cinque punti, arrivando al 13,7 per cento.

Oggi la solidità del governo Merkel risulta comunque compromessa. Con la vittoria in Bassa Sassonia la Spd e i Verdi hanno infatti raggiunto la maggioranza nel Senato delle regioni, il Bundesrat, con 36 voti su 69. Ora possono bloccare molte delle riforme che la cancelliera sta portando avanti e hanno la forza politica di proporre le loro.

Mercoledì 23 gennaio: In Israele viene parzialmente sconfitta la coalizione di governo capeggiata dal Premier Netanyhau:

Il Messaggero. TEL AVIV – Un sostanziale pareggio, almeno dal punto di vista strettamente matematico, tra il blocco dei partiti confessionali e di destra e quello di centro sinistra. È quello che indica per ora la ripartizione provvisoria dei seggi in parlamento (120 in tutto) che esce dal voto di ieri sera in Israele.

Al primo schieramento - quello che fa capo al premier Netanyahu – andrebbero 60 seggi, così come 60 sono quelli che ottiene l’opposizione. Questo a patto che i partiti accreditati all’uno e all’altro blocco restino lì dove si sono collocati prima del voto. Ma ancora è tutto da verificare, come fanno notare molti commentatori oggi. Sulla stampa si ventila ad esempio una possibile coalizione di governo che includerebbe Likud-Betenu, Yesh Atid e i nazionalisti di Focolare ebraico di Naftali Bennett. Fatto sta che dal punto di vista puramente numerico, il Likud – pur sotto shock per il risultato definitivo – resta, insieme ad Israel Beitenu, il primo partito con 31 seggi.

Al secondo posto, la vera sorpresa del voto: il centrista Yair Lapid di ‘Yesh Atid’ con 19 deputati.

Venerdì 26 gennaio: il Socialdemocratico Zeman è eletto Presidente della Repubblica Ceca.

Il Post. Milos Zeman, 68 anni, è stato eletto nuovo presidente della Repubblica Ceca. L’ex primo ministro, di centrosinistra, ha vinto al ballottaggio con il 55 per cento dei voti, battendo l’attuale ministro degli esteri Karel Schwarzenberg, di centrodestra, che ha ottenuto il 45 per cento dei voti. È la prima volta che il presidente ceco viene scelto tramite un’elezione diretta da parte dei cittadini.

Nonostante fosse dato per favorito dai sondaggi, dopo il primo turno del 11 e 12 gennaio scorso, la candidatura di Milos Zeman era stata criticata e vista con diffidenza da alcuni esponenti del suo stesso partito, dopo il risultato negativo nell’elezione di dieci anni fa, quando vinse Václav Klaus, il presidente uscente. Anche perché, dopo quella sconfitta, Milos Zeman si era praticamente ritirato dalla vita politica.


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