Indagati e corrotti – Guida al non-voto
Ormai manca poco meno di un mese alle prossime elezioni regionali, fissate per il prossimo 28 Ottobre, e la gara a chi vincerà un posto da deputato è in pieno svolgimento. Il tema di questa nuova tornata elettorale sembra cambiato rispetto alle volte scorse; ormai non si parla più di lavoro, sviluppo e futuro, in effetti dopo 40 anni di promesse sempre uguali urge un cambiamento, e ci hanno pensato gli stessi politici ad innovarsi, e dopo i numerosi scandali legati a corruzione, voto di scambio, tangenti, uso illecito dei fondi, quest’anno sono onestà ed etica a padroneggiare nelle campagne elettorali.
Partiti puliti, codice etico, sono i nuovi termini inseriti nei dizionari di molti politici da strapazzo, quasi sempre mossi dall’interesse personale più che dal bene verso la collettività, ma come spesso accade in politica, le parole sono destinate a rimanere tali, tra dire e fare c’è sempre di mezzo qualche cavillo o qualche toga rossa, spesso viene richiamata la volontà dei cittadini in realtà soppressa dall’attuale legge elettorale, per cui i buoni propositi sbandierati in campagna elettorale, vengono spesso traditi per volontà altrui.
Anche le imminenti elezioni regionali siciliane ruotano attorno ad onestà, legalità, pulizia e rottamazione, ma da una leggera analisi, candidati condannati sono normalmente inseriti nelle liste, politici indagati o già con condanne definitive continuano a restare ai loro posti, permettendosi di fare accordi proporre candidature e appoggiare questo o quello.
Nelle liste dei candidati alle prossime elezioni saranno circa 20 coloro che sono noti alla giustizia e che rischiamo di ritrovare seduti al parlamento siciliano, a questi bisogna aggiungere un buon numero di persone indagate ma non direttamente candidate oltre ad un esercito di burattini e prestanome manovrati dai politici di professione. Entrando nel dettaglio si può ammirare come siano bipartisan gli indagati, ecco un breve elenco.
Giuseppe Arena, condannato (insieme all’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini) in primo grado per falso in bilancio.
Mario Briguglio, indagato per l’alluvione di Scaletta (ME).
Fabio Mancuso, arrestato per bancarotta.
Riccardo Minardo, arrestato per associazione a delinquere, truffa aggravata.
Franco Mineo, indagato per intestazione fittizia di beni e abuso d’ufficio
Questi candidati appoggiano la candidatura di Miccichè, aggiungerei altri nomi di persone che anche se non sono candidate, ricoprono importanti incarichi all’interno dei loro partiti, e che sostengono questo candidato, ovvero Raffaele Lombardo (possono non essere aggiunte parole) e Pippo Gennuso, indagato per concorso in falso.
Altro candidato alla presidenza è Nello Musumeci, che si propone di governare con onestà, il cui motto viene sicuramente rafforzato da alcuni candidati;
Santo Catalano, patteggiamento della pena per abuso edilizio.
Giuseppe Drago, condanna definitiva per peculato.
Pippo Gianni, arrestato per concussione e condannato a 3 anni in primo grado.
Questi sono gli uomini di Saverio Romano, ex ministro, assolto dall’accusa di concorso esterno per associazione mafiosa, ma indagato per corruzione; all’interno del partito troviamo altri esponenti, che anche se non sono candidati, di certo non sono stati esclusi nè relegati ai margini, parliamo di Antonello Antinoro, condannato in primo grado per voto di scambio, Giovanni Cristaudo che ha patteggiato una pena per abuso d’ufficio e falso, Fausto Fagone e Rudy Maira, indagato per associazione a delinquere.
Ovviamente non potevano mancare i candidati eticamente puliti del PDL, che sostengono anch’essi la candidatura di Musumeci.
Giuseppe Buzzanca, condannato a 6 mesi per peculato.
Salvino Caputo, condannato per tentato abuso d’ufficio.
Roberto Corona, indagato per truffa.
Girolamo Fazio, condannato per violenza privata.
All’interno del suo organico, il Pdl vanta un’invidiabile schiera di indagati e/o condannati. Oltre al famoso senatore Marcello Dell’Utri, altri esponenti attivi, anche se non candidati a questa tornata elettorale, figurano come uomini di partito. Francesco Cascio, indagato per omissione d’atti d’ufficio, Nino D’Alì, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, Nino D’Asaro, coinvolto in un’inchiesta sulle promozioni facili al comune di Catania e Fabio Mancuso, indagato per vari reati quali bancarotta.
Anche Rosario Crocetta ha deciso di omologarsi alle care abitudini siciliane, fissando l’alleanza politica con l’UDC, partito di Salvatore Cuffaro, condannato per fatti di mafia. Tra i candidati puliti che lo sostengono troviamo:
Marco Forzese, indagato per le assunzioni facili al comune di Catania.
Pippo Nicotra, sindaco di Aci Catena durante lo scioglimento per mafia negli anni ’90.
Gianni Pompeo, indagato per affidamenti diretti.
Anche se non candidati, Crocetta potrà sicuramente puntare sull’appoggio di alcuni esponenti dell’UDC, come ad esempio Giulia Adamo, condannata a risarcire diverse migliaia di euro per proroghe di incarichi, così come David Costa, arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa o di Giuseppe Naro, rinviato a giudizio per finanziamento illecito ai partiti.
L’operazione pulizia e patto etico del PD si basa, invece, sulle candidature di
Giacomo Scala, indagato per abuso d’ufficio.
Elio Galvano e Salvatore Termine, indagati per falso in bilancio.
Anche se non candidati, è probabile l’appoggio di uomini di partito come Antonio Papania e Francantonio Genovese, indagati per abuso d’ufficio e di Mirello Crisafulli, che si sarebbe fatto asfaltare la strada della sua villa con fondi pubblici.
Cateno De Luca, candidato alla presidenza, ha deciso di aprire un nuovo corso, piuttosto che avere dei presidenti di regione condannati durante il mandato, ha pensato di anticipare i tempi, presentandosi già con una condanna sulle spalle, arrestato per concussione è attualmente indagato.
L’elenco l’ho realizzato in un’oretta, facendo una breve ricerca in rete. La fonte è principalmente “Il fatto quotidiano“. Questo, dal mio punto di vista, significa che con indagini più approfondite l’elenco potrebbe continuare, oltre che da condannati e indagati, è importante diffidare da gente che ci mette solo la faccia, la cui elezione serve solo a dare potere agli impresentabili, nonostante le leggi ed i partiti permettano praticamente a qualsiasi delinquente di candidarsi.
Basta con questa politica, chiunque sia a conoscenza di fatti rilevanti, può segnalarli.
Filed under: Politica
COMMENTI (1)
Inviato il 28 ottobre a 23:54
Quando le condanne non sono definitive, per non parlare di chi è solo INDAGATO, non nominare la GENTE! (non leggere troppi giornaletti! Scritti da giornalai!) Se proprio devi farlo, scrivi così: Elezioni Regionali Siciliane 2012 – “Cose Nostre” Creato il 01 ottobre 2012 da Lucastro79 Indagati,corrotti e ASSOLTI – Guida al non-voto