
Che Prandelli e Abete si dimettessero dopo l'eliminazione dal mondiale era, francamente, il minimo che potessero fare, non ci vedo nulla di coraggioso, anche se, come si sa, nel nostro paese è sempre difficile dare le dimissioni. Ciò che colpisce, invece, è il tutti contro tutti che si è scatenato, a partire dallo stesso Prandelli che attacca Balotelli, e poi i cosiddetti senatori (Buffon e De Rossi) che attaccano i giovani: già questo ci dimostra che non si era creato un gruppo coeso, se proprio di fronte alla sconfitta ognuno cerca di salvare se stesso.
