Sul contenuto ufficiale del programma, in effetti, Elio e soci non hanno rivelato ancora molto a parte che saranno convocati in veste di ospiti personaggi del mondo della musica e di altri settori dello spettacolo, chiamati ad interagire musicalmente con il gruppo durante la serata. «Siamo degli incoscienti di 50 anni - dicono loro - che salgono sul palco e stanno a vedere cosa succede».
Il programma è anche il primo interamente pensato e presentato dalla band. «Siamo dovuti arrivare a 50 anni - racconta Elio che nel frattempo e diventato anche un volto noto della tv grazie ad X Factor - perchè la Rai ci affidasse il nostro primo programma. Forse serviva qualcuno che desse il colpo di grazia definitivo alla rete. Il Dopofestival non conta perchè è comunque una costola del Festival di Sanremo vero e proprio e perchè è andato in onda talmente tardi che praticamente nessuno l'ha visto».
Il programma, che andrà in onda dagli studi Rai di via Mecenate a Milano, a dire dei conduttori e ideatori, in tempi di tweet e 'mi piacè su Facebook, punterà anche ad essere anti-social. «Non seguiteci su Twitter o Facebook perchè non li avremo - scherzano Elio e le sue Storie Tese - ma al massimo avremo un fax dove il pubblico potrà spedirci qualche apprezzamento». Assieme a Elio, Cesareo, Faso e Rocco Tanica, nella nascita del programma hanno messo lo zampino anche Mangoni, Vittorio Cosma, Christian Meyer e Antonello Aguzzi.
Nessun conflitto d'interesse per Elio, come conferma lui stesso, a proposito del suo ruolo di giudice per Sky ad 'X Factor'. «In realtà faccio anche meno di quello che vorrei fare in tv - commenta lui - e questo programma è qualcosa di diverso. Fazio al Festival ha puntato sul bello e non ha ottenuto grandi risultati, quindi noi punteremo sul brutto» Il brano composto per la sigla del programma e firmato sempre Elio e Le Storie Tese, è in distribuzione in formato digitale a partire da oggi.